sabato, Aprile 27, 2024
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Pre partita: Sarri arrivato a testa bassa, ma adesso parla chiaro

I RISULTATI PARLANO
Il tecnico del Napoli Maurizio Sarri si pronuncia su alcune tematiche di grande interesse, per i tifosi e non, nella conferenza pre partita, a poche ore dall’incontro con il Midtjylland, che avrà inizio alle 19.10 al San Paolo.
Sarri, arrivato a Napoli quasi sotto una pioggia di fischi derivanti dalla piazza partenopea, è stato in grado di cancellare in meno di due mesi tutti i pregiudizi che gravano sulla sua adeguatezza, scrollandosi di dosso il peso di critiche, talvolta anche molto pesanti, sulla sua capacità di allenare anche squadre con un progetto un po’ più ambizioso della semplice salvezza. Ebbene è riuscito nell’intento fin qui, che innanzitutto era quello di vincere il più possibile, dimostrando sul campo il valore della rosa che ha tirato su. Una rosa poco diversa da quella dell’anno scorso, sulla carta, la quale può vantare solo Allan, Valdifiori ed Hysaj, insieme al ritorno di Pepe Reina tra i pali, ma che presenta un approccio alle gare ed una mentalità completamente diversi rispetto al Napoli visto durante l’era di Rafa Benitez.
Gli azzurri è chiaro che sono ormai più tonici, pronti a competere, per la prima volta in maniera seria, anche in Europa. Certo nessuno si aspettava addirittura l’exploit dei grandi numeri fatti registrare, con il miglior attacco, ma da sottolineare anche la miglior difesa d’Europa.

LA DOMANDA
Allora una domanda sorge spontanea: qual è la pretesa di coloro che ancora hanno la forza di muovere delle critiche, nei confronti di un tecnico che sta facendo così bene, sul presunto spreco di talento derivante dal parziale mancato utilizzo di alcuni giocatori?

LA PAROLA A SARRI
Non bisognerà nemmeno aspettare un intervento critico da parte di un chissà quale esperto per avere una risposta efficace ai dubbi, in grado di tappare le bocche a quanti ancora hanno da recriminare qualcosa, poiché questa sera, nella conferenza pre gara Maurizio Sarri è salito sul pulpito ed ha preso la parola, mettendo a tacere le voci.
Il tono è quello del sempre umile e modesto ex Empoli che siamo stati abituati a vedere fin qui, ma il contenuto delle parole del tecnico ha forse un po’ spiazzato gli ascoltatori: “Gabbiadini non avrà mai le caratteristiche di Callejon e Calobah viene da un calcio diverso, ha idee diverse ed ha bisogno di tempo per comprendere a pieno la nostra idea di calcio e poter giocare. Il 4-3-1-2 è stato un errore, ma questo Napoli aveva bisogno di più solidità in difesa e con il 4-3-3 abbiamo ottenuto proprio quello che cercavamo”.
Un Sarri pronto a sciogliere tutti i dubbi dei malpensanti quindi, pronto a dare una spiegazione tecnica efficace sul perché Gabbiadini è per lo più relegato in panchina, spiegando che Callejon offre una copertura maggiore a differenza della coperta che pare essere sempre troppo corta quando, invece, al suo posto subentra l’italiano. Stesso discorso vale sulla sinistra per il ballottaggio sempre più intenso tra Insigne e Martens, legato in più al minutaglia corto che il belga presenta nelle gambe. Infine, per quanto riguarda Calobah, il tecnico afferma che il centrocampista ex Chelsea è ancora fermo in una fase di adattamento, ma è indubbio che più in là, quando avrà acquisito la forma mentis del calcio italiano, potrà dare il suo importante contributo, quantomeno nelle partite ove necessario il turn over.
Ultimo appunto sul modulo: il 4-3-1-2 può essere ancora utile nella gare in cui c’è bisogno una maggiore fase offensiva, spiega il mister, poiché con il fantasista a ridosso delle due punte si è più prolifici e propositivi lì davanti, ma per adesso a questo Napoli pare che una maggiore solidità difensiva sia un toccasana a vantaggio di tutta la quadra, la quale nel reparto avanzato risulta essere già di gran lunga più efficiente che nel resto del campo.

Non ci resta che seguire il match che avrà inizio tra poco tra Napoli e Midtjylland al San Paolo, per capire quanta fame hanno ancora i giocatori all’ombra del Vesuvio, nonostante una qualificazione definibile ormai certa.

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