venerdì, Aprile 26, 2024
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Lite Moggi-Caressa, l’ex dirigente della Juve: “Ci vedremo in tribunale, tutte falsità, vi svelo la verità su Calciopoli”. Ecco la clamorosa rivelazione!

Nei giorni scorsi il noto telecronista e giornalista Sky Fabio Caressa, intervenuto durante un incontro alla Bocconi di Milano, ha accusato Luciano Moggi di aver chiesto il suo licenziamento e quello di Beppe Bergomi per aver commentato vari episodi arbitrali, relativi alla gara Bologna-Juventus del 2004, in maniera errata. Sulle colonne di Libero l’ex dirigente bianconero ha risposto a Caressa, svelando importanti retroscena, ecco un estratto delle sue dichiarazioni:

“Caressa deve dimostrare se è vero quello che ha detto. In una partita del 2004, Bologna-Juve, vinta dai bianconeri 1-0 con un gol di Nedved, Caressa ha detto che il centravanti del Bologna, Cipriani, essendo della Gea, non aveva reclamato per aver subito un fallo da rigore: è falso, perché Cipriani non è mai stato legato alla Gea e sarà lui stesso a dichiararlo quando sarà chiamato a testimoniare. Mentre l’arbitro Pieri fu assolto da ogni addebito per una partita risultata evidentemente regolare. Ha aggiunto Caressa che la dirigenza della Juve aveva telefonato a Sky chiedendo la sua testa e quella del commentatore Bergomi, mentre io non ho mai pensato di fare cose del genere: per carattere, io affronto le persone direttamente. E non ho mai conosciuto il suo capo se non di nome. Ha detto Caressa che io potevo anche decidere sulle retrocessioni, mentre erano altri a tramare, probabilmente l’allora presidente federale che chiedeva al designatore Bergamo il massimo riguardo verso la Lazio: «Domenica vanno a Milano e non possiamo far niente ma da domenica prossima… ». E continuava: «Sarebbe poi un altro grosso guaio se retrocedesse anche la Fiorentina». Questo lo raccontano le intercettazioni che saranno prodotte e che, tra l’altro, svelano anche altro, come quando prima di un Inter-Juve del 2004, sempre dietro indicazione dell’allora presidente federale, il designatore telefonò all’arbitro di quella partita, Rodomonti, dicendogli che «in caso di incertezza doveva favorire chi stava dietro». L’Inter. Adesso il signor Caressa sarà chiamato in tribunale dove troverà difficoltà a provare quanto ha detto alla Bocconi. Sarebbe magari interessante se spiegasse l’accordo che era stato raggiunto nel 2005 tra la società “09”, lui e la Gea che adesso dipinge come un male del calcio. Evidentemente non l’ha sempre pensata alla stessa maniera. E magari potrei essere io ad aggiungere qualche altro particolare di fatti avvenuti, ad esempio alla morte di Papa Wojtyla, di cui è a conoscenza il suo opinionista Billy Costacurta. Erano le 20 del sabato e noi eravamo in ritiro a Firenze per giocare il giorno successivo con la Fiorentina. Interpellato sul da farsi per meglio onorare la memoria di Sua Santità, espressi il mio pensiero di far slittare la partita di un giorno. Racconta poi una intercettazione del presidente della Lega Galliani a Meani e per conoscenza a Costacurta: «Quei figli di p… di Moggi e Capello volevano giocare il lunedì, siccome sono io a decidere ho fatto slittare la gara di una settimana così possiamo recuperare Kakà infortunato per la partita di Siena

 

Nicola Borretti
Nicola Borretti
Classe 1995. Giornalista pubblicista. Laureato in Scienze dell'Amministrazione e dell'Organizzazione. Collaboro con Dailynews24.it, mi occupo di cronaca, attualità e sport
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