Il Governatore della Campania De Luca è sicuro. Se la campagna vaccinale continuerà a registrare gli stessi numeri visti finora allora per la Campania si potrà parlare del superamento della soglia di immunizzazione già in autunno. Un obiettivo non certo irrealizzabile e che potrebbe mettere al riparo il territorio anche dalla temibilissima variante Delta.
Vincenzo De Luca è apparso, dopo giorni di silenzio sui propri canali social per parlare e tranquillizzare tutta la popolazione campana. L’ex sindaco di Salerno, dopo una strenua lotta contro il propagarsi del virus che lo ha visto fautore di una linea tra le più dure in Italia, è certo che il peggio sia alle spalle e che attraverso comportamenti virtuosi e un rilancio delle vaccinazione il pericolo di una nuova ondata di coronavirus sia del tutto scongiurata.
“Vedo crescere, in connessione con il diffondersi della variante Delta, un clima pensante nel nostro Paese: questo è sbagliato, non dobbiamo cadere nell’angoscia. Entro la prima decade di ottobre arriveremo a 4,6 milioni di cittadini immunizzati”, ha spiegato De Luca.
Ospedalizzazioni e nuovi contagi sarebbero dunque sotto controllo e questo apre ad un momento di relativa serenità in Regione. Prosegue il Governatore dicendo: “Entro il 20 luglio noi arriviamo a 6 milioni di vaccinazioni e a 2,6 milioni di seconde dosi. Entro il 31 luglio arriveremo a somministrare 3 milioni di doppie dosi. Quindi avremmo 3 milioni di persone immunizzati. Entro la prima decade di ottobre arriveremo a 4,6 milioni di cittadini immunizzati. Ed è questo l’obiettivo che ci siamo prefissati“.
Scenario rassicurante, dunque, per i cittadini campani che potrebbero vedere presto vedere i propri sforzi già decisamente ripagati. “Questo è un dato importante che ci dà serenità. Ma per raggiungerlo abbiamo bisogno di due cose: fiducia da parte dei cittadini, riprendendo a vaccinarsi con serietà e impegno, e poi è necessario che ci inviino i vaccini“, conclude De Luca nel suo intervento non lesinando una sferzata nei confronti del Governo Draghi.