venerdì, Aprile 26, 2024
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Asia Argento contro Morgan sfrattato da casa: “Drogarti ora sarà meno facile”

 

Asia Argento e Morgancontinuano a far notizia e non solo per le loro presenza turbolenta in diversi programmi televisivi ma anche per la loro vita privata.

I due hanno entrambi avuto una parentesi televisiva come giudici ad Amici di Maria de Filippi. Asia dopo essere stata cacciata da X-Factor 12, Morgan dopo l’esperienza di X Factor e The Voice.

La scorsa settimana Morgan ha dichiarato che il 5 giugno gli pignoreranno la casa e che dormirà per strada. Il musicista ha dato parte della colpa dei suoi guai finanziari ad Asia Argento, che ieri su Instagram si è scagliata contro il suo ex compagno.

“Sei un miracolo ambulante, forse da quella panchina sulla quale finirai a dormire per non aver pagato le tasse per anni, avrai modo di riflettere e riuscirai a scrivere un disco dopo 12 anni e drogarti sarà meno facile. Aripijate”.

Dopo questo sfogo Asia ha deciso di disattivare il suo profilo.

Asia Argento risponde all’intervista di Morgan con una lunga dichiarazione rilasciata all’AGI.

“Marco non ha perso casa per colpa mia, ma per le scelte che ha fatto e soprattutto per quelle che non ha fatto. Oggi cerca di fare passare me come la causa principale di tutti i suoi guai, ma omette di dire che dalla vendita della sua casa andranno ad Anna Lou (nostra figlia) soltanto 6mila dei 160mila euro di debiti accumulati in questi anni per l’omesso versamento degli assegni di mantenimento.

Durante il procedimento giudiziale da me fatto partire nel 2013, sono venuti fuori altri grandi debiti che Marco aveva contratto con diversi soggetti, tra cui banche, erario, ecc. Tutti crediti cosiddetti ‘privilegiati’, che passano cioè legalmente davanti a quelli che aveva nei confronti di nostra figlia.

Questo prevede una legge che non capisco e che mette incomprensibilmente i crediti delle banche e quelli tributari prima del credito dei figli minori, il cui diritto, il ‘privilegio’ è limitato, esclusivamente alle ultime tre mensilità dell’assegno.

Mi dispiace che Marco abbia individuato me come capro espiatorio per le sue scelte dissennate. Ho sperato con tutta me stessa in questi anni che l’iniziativa giudiziale che sono stata costretta a porre in essere potesse smuovere la sua coscienza e metterlo di fronte alle sue, responsabilità; sarei stata pronta in ogni momento a venirgli incontro se solo lui avesse dato anche solo flebili segnali di resipiscenza.

Mi dispiace che sembri rendersi conto della situazione soltanto adesso che le sue azioni hanno portato a conseguenze prevedibili per chiunque ma inimmaginabili per lui. Tuttavia meglio tardi che mai e se davvero questa volta ha preso coscienza della situazione e intende riprendere in mano la sua vita ed iniziare a fare la cosa giusta, sono pronta ad ascoltare quello che ha da dirmi”.

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