Cristiano Giuntoli, si sa ormai, è stato l’uomo della provvidenza del Napoli. Il direttore sportivo è riuscito a creare negli anni una rosa molto competitiva e ad oggi vincente senza far troppo rumore. A prescindere da quello che sarà il suo futuro, ormai fa parte della storia del Napoli e del cuore dei tifosi partenopei. Il dirigente, grazia anche all’aiuto dei suoi collaboratori quest’anno ha fatto un egregio lavoro portando a Napoli calciatori fondamentali per la vittoria dello scudetto.
In estate hanno raggiunto i piedi del Vesuvio giocatori importanti come Kim, Kvaratskhelia ed Olivera che sono stati pagati anche relativamente poco. Per il coreano sono stati spesi circa venti milioni di euro, per Kvara invece solo dieci. Ad oggi questi due calciatori ne valgono almeno sessanta ed ottanta.
Se facciamo invece un passo indietro ricordiamo l’acquisto di capitan Di Lorenzo a soli nove milioni. Un calciatore che in questi anni è stato un pilastro della formazione azzurra sia in campo che fuori. La rosa costruita in questi anni dal Napoli deve sicuramente le sue basi alle intuizioni di Giuntoli. Non dimentichiamo che negli scorsi anni ha fatto arrivare calciatori fondamentali come Osimhen, Anguissa e Lobotka.
Ma in realtà non tutti gli investimenti di Giuntoli sono state di successo. Tra i diversi flop non si può non citare Manolas, pagato addirittura trentasei milioni di euro. Troppi, in relazione poi al rendimento, i 24 milioni investiti per Simone Verdi, mai veramente incisivo con la maglia azzurra. In totale sono circa sessanta i milioni investiti che non hanno fruttato. Non hanno infine reso quanto ci si aspettava da loro, anche a causa degli infortuni, giocatori come Pavoletti, Maksimovic, Rog, Diawara e Grassi.
Però non si possono che fare dei grandi complimenti a Giuntoli. Ha portato questa città a sognare ma sopratutto ad esultare per un tricolore che mancava da trentatré anni. La speranza, a questo punto, è che resti ancora ai piedi del Vesuvio.