Con la vittoria del Torino contro il Palermo si è concluso da poche ore l’ottavo turno di serie A: la Roma battendo il Napoli diventa la favorita nella corsa al secondo posto; Sassuolo, Torino e Milan si confermano squadre in forma e mirano ad un posto in Europa. Il cambio di allenatore in casa Milan è stato positivo sia per la squadra rossonera che per il Torino, Montella ha portato i suoi addirittura al secondo posto, Mihajlovic continua a correre ed i granata adesso sono quarti in campionato.
A fine partita, dopo la vittoria per 4-1 contro il Palermo, il tecnico del Torino ai microfoni di Premium ha detto: “Se giochiamo così possiamo battere chiunque. Sì, vogliamo andare in Europa, è l’obiettivo da raggiungere entro due anni. Se Ljajic non si fosse infortunato ora saremmo secondi. Bisogna tenere i piedi per terra e continuare a lavorare, gestire le vittorie è sempre difficile. Giocando così, però, possiamo vincere contro qualsiasi avversario. Siamo partiti forte e abbiamo subito il gol alla prima occasione del Palermo, poi abbiamo reagito. L’unica cosa che non mi è piaciuta è il rilassamento della squadra dopo il quarto gol. Questo non deve più accadere”.
Il protagonista di ieri sera è stato sicuramente Adam Ljajic, il ragazzo ex Inter ha illuminato il Renzo Barbera mettendo a segno una doppietta e facendo vedere tante belle giocate. Nel Torino non è però solo Ljajic ad aver impressionato, Barreca come terzino sinistro sta disputando un campionato favoloso ed è candidato a diventare uno dei miglior terzini della serie A quest’anno. Qualcuno lo vorrebbe già in nazionale ma Mihajlovic frena e preferisce parlare della squadra piuttosto che del singolo: “Abbiamo una rosa con due titolari in ogni ruolo, soprattutto a centrocampo. Benassi e Baselli sono giocatori con diverse caratteristiche, poi ci sono Obi e Acquah, che per me sono altri titolari. Proprio su Baselli devo dire che sono contento per lui, finalmente ha fatto vedere che è in grado di dare quello che ha. Se ha funzionato il bastone? Abbiamo provato un po’ di tutto, il bastone e la carota, alla fine sta andando bene”.
Quando però le domande sono state più dirette il tecnico granata non si è sottratto a parlare dell’eroe di serata: “Io so quello che vale Ljajic e lui sa quello che io posso fare per lui: possiamo guadagnarci entrambi. L’unica volta che abbiamo avuto da ridire è per la questione dell’esclusione della Nazionale, ma è successo per un regolamento interno alla selezione, che possiamo capire solo nel nostro Paese. Poi, ci siamo chiariti. Se non si fosse infortunato ad inizio stagione ora saremmo secondi“.