La violenza contro le donne non ha mai fine. Nonostante sia stato istituito il Codice Rosa per denunciare casi di molestie fisiche e verbali, ora è una modella svedese di 23 anni a dover subire violenza. Per sei, lunghi mesi la ragazza è stata sequestrata, torturata, picchiata e stuprata da un quarantaduenne di Cinisello Balsamo (Milano), Claudio Rossetto, uscito di galera nel 2013 per un episodio simile, ai danni di una diciottenne.
L’uomo aveva contattato la ventitreenne su Facebook, spacciandosi per fashion manager e promettendole servizi fotografici e futuri apparizioni sulle passerelle milanesi. Dopo il corteggiamento, l’aveva convinta a seguirlo nel suo appartamento.
Da quel giorno sono iniziati i mesi di botte, stupri e minacce, ai quali la modella non ha saputo opporsi, temendo per la propria vita. Dopo averle distrutto il telefonino, l’uomo la costringeva a telefonate settimanali ai familiari sotto stretto controllo per non farli insospettire.
La giovane è stata salvata dall’intervento dei carabinieri di Sesto San Giovanni, intervenuti grazie ad un vicino di casa dello stupratore che l’ha sentita gridare, ed è stata ricoverata in ospedale in grave stato di prostrazione, sotto shock e denutrita.