venerdì, Aprile 26, 2024
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Momenti di trascurabile (in)felicità tra cinema e teatro

In contemporanea con l’uscita del film in sala, Francesco Piccolo e Pif, rispettivamente autore e attore del film hanno iniziato un tour teatrale proponendo una versione differente del opera. marcando quanto la modalità narrativa di uno stesso testo possa cambiare asseconda del medium che lo trasmette.
Indubbia è la qualità del messaggio raccontato con un eccellente leggerezza degna delle lezioni che Calvino tenne ad Harvard sulle modalità di scrittura.
Francesco Piccolo racconta e legge le storie tratte dai due libri gemelli, Momenti di trascurabile felicità (2010) e Momenti di trascurabile infelicità (2015), pubblicati da Einaudi e costantemente ristampati.
Un’occasione per far parlare i libri stessi, con la voce inconfondibile di chi li ha scritti, in un modo di raccontare Momenti felici e infelici dell’esistenza quotidiana che ci accomunano tutti, che sul palco vengono trasformati in un’ora divertente e a volte esilarante.
Un catalogo di eventi trascurabili ma impiantati nella vita di ognuno, che fanno sempre dire a chi sta in platea: è vero, mi è successo.
Un mosaico di situazioni che ci travolgono suscitando sorpresa, adesione e un’inarrestabile sensazione di divertimento e stupore.
In occasione del debutto in Sicilia Francesco Piccolo sarà accompagnato da un ospite speciale per compiere un tratto di strada insieme tra momenti di trascurabile felicità e infelicità: Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, già protagonista dell’omonimo film diretto da Daniele Luchetti e scritto a quattro mani da Luchetti e Piccolo.
Il film parla di Paolo Federici, sposato e padre di famiglia, è appena stato vittima di un incidente stradale: all’incrocio con un semaforo, in sella al suo scooter, Paolo viene letteralmente travolto da un camion. Subito dopo Paolo si rivede in paradiso, dove in seguito alla morte prematura, gli viene concesso di ritornare sulla Terra. Accompagnato da un angelo (Renato Carpentieri), Paolo ha a disposizione solo un’ora e trentadue minuti, durante i quali vorrà sistemare tutte le faccende importanti in sospeso, ma alla fine dovrà accontentarsi di trascorrere i suoi novantadue minuti in piccoli “momenti di trascurabile felicità”.

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