venerdì, Aprile 26, 2024
HomeSportCalcioMurtaza e il sit-in dei greci: lo sport che unisce.

Murtaza e il sit-in dei greci: lo sport che unisce.

Dopo il piccolo Murtaza, il bimbo afgano diventato famoso sul web per aver indossato una maglia di Messi fatta con un sacchetto di plastica ci colpisce la protesta messa in atto da due squadre della serie B ellenica, nello specifico l’Ael, e quelli ospiti dell’Acharnaikos. La partita si è giocata il ventinove gennaio e al fischio di inizio i ventidue calciatori anziche dare il primo calcio al pallone si sono seduti tutti nel campo “in memoria”, recita un comunicato, “delle centinaia di bambini che ogni giorno periscono a causa della scellerata apatia dell’Unione Europea e della Turchia nei confronti di quanto sta succedendo nell’Egeo”. Peccato che poche ore dopo si è consumata l’ennesima strage. Mentre nel nostro campionato volano parole grosse come razzista e tante altre poco piacevoli con annesse discussuoni della durata di giorni e giorni fino a nuovi episodi, di opinionisti che parlano di calciatori, allenatori e altre figure comunque pubbliche come di esempi alle nuove generazioni si consumano stragi di vita reale quella vita “degli altri” che troppo spesso la si considera come lontana dal nostro quotidiano, quelle vite che dovrebbero si essere veri esempi per le nuove generazioni e per chi intraprende la carriera sportiva immaginando anche solo di segnare un gol o di vincere una competizione dedicando un pensiero a chi magari nel suo paese era un atleta o migliaia di ragazzi che atleti non diventeranno mai. Lo sport dovrebbe avere una sola bandiera quello di unire come la musica, lo sport è musica per milioni di persone nel mondo e onestamente ci farebbe piacere che fosse un tantino piu’ “pulito” senza tanti inutili  colpi di scena! Tanto per dovere di cronaca la partita del campionato ellenico si è regolarmente disputata con la vittoria dell’Ael per 2 – 0 mentre il piccolo Murtaza è atteso a Barcellona da Messi.

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