Contro il Napoli il Torino non avrà Miranchuk, reduce da un infortunio che non gli consentirà di rientrare tra i titolari dei granata per il match di domani
Tutto pronto per la sfida di domani tra Napoli e Torino. I partenopei saranno in casa dei granata nel pomeriggio alle 15, in una partita che potrebbe consentire agli azzurri di porre un altro tassello importante per la vittoria scudetto.
Con una vittoria il Napoli potrebbe portarsi momentaneamente addirittura a +21 sull’Inter seconda in classifica, chiudendo quasi matematicamente il discorso scudetto. Il Torino, però, vuole assolutamente entrare in Europa ai danni dei rivali della Juventus. Una vittoria per loro significherebbe scavalcare proprio i bianconeri e andare a +2, in attesa che gli uomini di Allegri giochino. Intanto, il Torino avrà un uomo in meno.
Miranchuk non gioca
“Aleksey Miranchuk non sarà tra i convocati per la partita contro il Napoli di domani. Gli accertamenti strumentali cui è stato sottoposto il calciatore granata hanno evidenziato un trauma elongativo del muscolo adduttore della coscia sinistra. La prognosi verrà valutata secondo l’evolversi clinico dell’infortunio“. Questa la nota comparsa sul sito dei granata, che contro il Napoli dovranno fare a meno di Miranchuk.
Il giocatore ex Atalanta continua ad essere tartassato dagli infortuni, pur essendo uno dei tasselli fondamentali dello scacchiere di Juric. Quando in campo, infatti, ha sempre dato il suo contributo e la sua mancanza si sentirà. Intanto, Spalletti ha aperto così alla partita di domani: “Parlo volentieri del Torino, per il rispetto che riconosco e devo alla squadra di Juric. Il Torino non cambierà atteggiamento, l’Eintracht ha cambiato dopo l’andata. Il Torino è asfissiante in tutto quello che fa, non solo in fase di non possesso. Sono allenati a mantenere un livello altissimo di fatica nella partita. Per loro diventa un divertimento non farti giocare sul pulito, sarà una partita difficile. Stanno facendo un grande cambiamento. Con Juric ho anche discusso ma c’è sempre stata grande stima, perché anche lui si vede che pensa al suo lavoro, a quello che deve fare con la squadra”.
