venerdì, Aprile 26, 2024
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Napoli Pride: un’esplosione di festa, oltre lo stereotipo

Sabato 14 luglio migliaia di persone si sono riunite in Piazza Dante ed hanno celebrato il Napoli Pride, manifestazione che è stata un'esplosione di festa, gioia, colori, amore e rispetto, andando oltre le solite critiche che tacciano di volgarità.

Come ogni anno, questo sabato 14 luglio si è celebrato a Napoli il Pride, una delle manifestazioni più popolari, discusse e rilevanti della storia.

Sebbene a Napoli sia stata scelta la data del 14 luglio (a causa della gestione dei vari Pride campani), il mese del Pride resta per antonomasia giugno. A chi ancora avesse dei dubbi e delle domande sulle motivazioni, ricordiamo dei moti di Stonewall, avvenuti a New York nel giugno 1969 (periodo nel quale l’omosessualità e tutta la comunità LGBT era assai discriminata), quando un gruppo di omosessuali e drag queen si ribellarono all’ennesima retata della polizia statunitense e diedero vita al primo grande vero dibattito in vista del riconoscimento dei diritti omosessuali.

E’ da qui che si sceglie di chiamare tale manifestazione pride: orgoglio. Orgogliosi di essere ciò che si è, di non nascondersi, di farsi avanti per una battaglia che è un diritto. Ma, come il Femminismo è nato da un insieme di donne stanche ed arrabbiate ed oggi vuole l’intervento di tutti, uomini inclusi, per il raggiungimento della parità, anche nel Pride oggi si è orgogliosi di esserne alleati, di supportare la battaglia a prescindere da genere, orientamento sessuale, etnia, religione, contro pregiudizi, stereotipi, discriminazioni, ignoranza, odio. Perché non è necessario essere coinvolti in una problematica per combattere per risolverla.

L’Italia, purtroppo, viaggia ancora molto indietro e con riserbo riguardo certe tematiche – responsabile forse la presenza del Vaticano a rendere le cose difficili – ed è estremamente probabile incontrare espressioni svampite al termine “pride”, mentre è “gay pride” che tutti conoscono. L’errore nasce dalla volontà di aver sempre voluto vedere la manifestazione come “delle persone gay”, quando in realtà l’omosessualità non è il solo orientamento sessuale interessato (e discriminato): esiste la transessualità, la bisessualità, la pansessualità e molto altro, orientamenti forse ancora riconosciuti come sub-orientamenti, su cui risiede ancora molta ignoranza.

E, se c’è chi ancora tende a definire il Pride una “carnevalata”, un “eccesso di volgarità” – certo, facile che un fotografo si soffermi essenzialmente sui travestimenti più “estrosi” ma non mi risulta ci sia alcunché di male nel Carnevale – la risposta del Napoli Pride è stata un’esplosione di musica, gioia, libertà, colori, fratellanza, nel rispetto della città e di ognuno. Un corteo in festa è partito da Piazza Dante ed ha sfilato per l’intera via Toledo, fino a Piazza del Plebiscito e ai pressi del Castel dell’Ovo, coinvolgendo passanti e anziani affacciati ai balconi che salutavano con gioia, contagiati da quella semplice felicità. “Amare è un diritto umano” diceva un cartello mentre due mani si stringevano forte. La libertà e l’amore non sono opinioni e il mostrarlo fieri al mondo intero sarà sempre, a priori, la più grande delle vittorie.

Alessandra Trifari
Alessandra Trifari
Laureata in Storia dell'arte, bozzettista, scrittrice, appassionata di tutto ciò che è arte. Mi ripeto: "Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza, in profondità, succhiando tutto il midollo della vita, e dei due sentieri scelsi il meno battuto, per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto."
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