venerdì, Aprile 26, 2024
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Pagamenti Pensioni Italia: ad aprile il ritorno del calendario pre-pandemia e altre novità

A partire dal 1 di aprile, in Italia cesserà lo stato di emergenza, istituito circa due anni da parte dell’allora secondo governo Contre, per contrastare la diffusione del Covid. I vaccini hanno velocizzato l’imunizzazione contro questo virus: infatti i tassi di contagiati e di ospedalizzazione contano numeri molto ridotti. Ed è per questo motivo che il governo attuale non  prorogherà tale tipo di misura oltre il 31 marzo.

Questo signifca un ulteriore passo verso la normalità in tutti gli ambienti: dalla scuola alle università, fino ai luoghi di lavoro e di intrattenimento e di moltri altri aspetti della nostra vita quotidiana. Anche per quanto riguarda il pagamento delle pensioni, torneranno ad essere pagate a partire dal 1° di ogni mese anche negli uffici postali e non più in anticipo come era ormai diventata la prassi dall’inizio della pandemia.

Poste Italiane ha comunicato infatti che a partire dal mese di aprile sarà ripristinato il normale calendario di pagamento delle pensioni, proprio a seguito della cessazione dello stato di emergenza dal 31 marzo: “I pensionati che intendono ritirare la pensione in contanti allo sportello potranno presentarsi negli Uffici Postali su tutto il territorio nazionale dall’1 al 6 aprile 2022, preferibilmente seguendo la turnazione alfabetica affissa all’esterno dell’Ufficio Postale, mentre per i pensionati titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution le pensioni torneranno ad essere accreditate regolarmente sempre da venerdì 1° aprile.”

I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare la pensione in contanti direttamente dai Postamat, senza bisogno di recarsi allo sportello. Niente cambia per chi riceve la pensione con accredito su conto corrente e che anche nei mesi scorsi ha visto l’accredito avvenire il primo giorno bancabile del mese. I pensionati che invece vogliano ritirare la somma dovuta in contanti, dovranno recarsi allo sportello di uno dei 12800 uffici postali dal venerdì 1 al mercoledì 6 aprile secondo la turnazione alfabetica fissata da ciascun ufficio. E’ questa l’unica “eredità” lasciata dall’emergenza Covid per evitare assembramenti e calche all’esterno degli sportelli.

L’ultima riforma Irpef introdotta dalla Legge di Bilancio ha rimodulato il numero delle aliquote – da 5 a 4 – con una riduzione delle imposte anche sulle pensioni.

  • fascia di reddito fino a 15mila: aliquota resta al 23%,
  • fascia di reddito 15-28mila: aliquota passa dal 27% al 25%,
  • fascia di reddito 28-50mila: aliquota passa dal 38% al 35%,
  • oltre i 50mila: scatta aliquota al 43%.

Chi ha un reddito (o pensione) compreso tra i 15mila e i 55mila euro annui, pagherà il 2% o 3% in meno di imposte rispetto a prima. Non ci sono invece variazioni per chi percepisce redditi fino a 15mila euro o superiori ai 75mila euro. Per loro le aliquote restano invariate.

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