venerdì, Aprile 26, 2024
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Roma, è crisi: sconfitta interna contro l’Atalanta. Quali saranno le prossime decisioni?

Boom. Basta un attimo e cambia tutto, completamente. Pochi giorni e le ambizioni di vittoria, di scudetto, i sogni di gloria si polverizzano. Le lacrime di gioia si tramutano in lacrime di rabbia e delusione. Come l’anno scorso dopo l’umiliante sconfitta in casa contro il Bayern Monaco, la Roma si è persa. Sciolta letteralmente sotto i colpi incessanti dell’avversario di turno, incapace di reagire e di attaccare. I tifosi ci speravano, speravano che quest’anno sarebbe stato l’anno giusto, che questa volta non ci sarebbe stato un “effetto Bayern” a smontare tutta la costruzione, ma non avevano fatto i conti con il beffardo destino che stavolta con la casacca blaugrana ha deciso di rendere fragile e indifesa tale costruzione. La sconfitta odierna contro l’Atalanta è in pratica una presa di coscienza, ed ha evidenziato una volta per tutte tutti i difetti della squadra: una difesa non pervenuta, un centrocampo confuso e un attacco nel nome di Edin Dzeko sterile e impalpabile. Data la contemporanea assenza delle due freccie africane Gervinho e Salah si puntava tutto sulle capacità del bosniaco, che con la sua esperienza e freddezza avrebbe dovuto risollevare le sorti della squadra intera. Ovviamente non è stato così, ma la colpa di certo non è solo la sua. Anzi, forse mai come oggi le responsabilità non sono da accollare a Dzeko. Ma neanche a Castan, che da tanto, troppo tempo non giocava. Ma nemmeno a Florenzi che non crossa mai un buon pallone, ma alla fine lui è solo un terzino adattato. E neanche ad Iturbe, a cui forse la maglia giallorossa proprio non piace. Non a Pjanic, che non può risolverle tutte lui le partite con i calci di punizione. E di certo non a Maicon, che meglio che falciare Gomez non poteva fare. Allora di chi è la colpa? Aspettiamo le parole della dirigenza, e soprattutto le “decisioni”.. Ora c’è da preparare la trasferta contro il Torino, la gara interna contro il BATE Borisov e la trasferta a Napoli. Le “decisioni” arriveranno in tempo?

ROMA-ATALANTA 0-2 (0-1)
MARCATORI Gomez al 40′ p.t.; Denis su rig. al 36′ s.t.
ROMA (4-3-3) De Sanctis; Florenzi (dal 25′ s.t. Maicon), Manolas, Castan, Digne; Pjanic, De Rossi, Nainggolan; Iturbe (dal 38′ s.t. Torosidis), Dzeko, Iago (dal 17′ s.d. Sadiq) (Szczesny, Gyomber, Rudiger, Emerson, Vainqueur, Uçan, Keita, Di Livio, Tumminello). All. Garcia.
ATALANTA (4-3-3) Sportiello; Raimondi, Paletta, Stendardo, Brivio; Grassi, Cigarini (dal 27′ s.t. Migliaccio), Kurtic (dal 39′ s.t. De Roon); Moralez, Denis, Gomez (dal 44′ s.t. Cherubin) (Bassi, Radunovic, Masiello, D’Alessandro, Estigarribia, Conti, Monachello). All. Reja.
ARBITRO Calvarese di Teramo.
NOTE spettatori 29.222, incasso 842.399 euro. Espulsi Maicon al 36′ s.t. per chiara occasione da gol, Stendardo al 42′ e Grassi al 48′ s.t. per doppia ammonizione. Ammoniti: Cigarini e Torosidis per gioco scorretto, Sportiello per comportamento non regolamentare. Angoli: 9-3. Recuperi: 1′ p.t., 5′ s.t..

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