Non è iniziata nel migliore dei modi la stagione di Tom Sykes, è passato dall’essere il pilota n°1 in Kawasaki alla crisi più totale.
Il punto di crollo è arrivato ad Assen, quando nel box lo si è visto con lo sguardo perso nel vuoto e negli occhi una strana malinconia mista a preoccupazione nel vedere Rea monopolizzare il campionato con la “sua” moto.
Tra la Kawasaki e Sykes c’è sempre stato un rapporto magico, il classico caso in cui moto e pilota si fondono in una cosa sola e riescono a conquistare tutto il mondo.
Con l’arrivo di Rea questa magia si è spezzata: la moto rispondeva perfettamente ai comandi anche del “novellino” e Tom è caduto nel peggiore dei suoi incubi finendo round dopo round in pasto ai suoi demoni.
Ad Imola per fortuna è arrivata la prima chiave di volta, infondendo nell’ex campione del mondo una nuova speranza di poter cambiare le sorti di un campionato ormai messo alle corde.
Con Donington è arrivata la svolta decisiva: su questo tracciato, che poi è il circuito di casa per Sykes come per tutti gli altri piloti made in UK, Tom è sempre stato l’eroe indiscusso e ieri ha firmato la terza doppietta in tre anni, vincendo sei gare su sei e prendendo tutto quello che gli offriva il weekend.
“Abbiamo fatto piazza pulita questo fine settimana – due vittorie, una pole position ed il nuovo record del circuito in gara” ha detto Sykes. “Dopo qualche battaglia in gara 1, nella seguente sono riuscito ad andare un po’ più forte alla Craner ed all’Old Hairpin e questo mi ha permesso di scappare via. La moto andava molto bene e sono riuscito a girare in più di un’occasione nel 1’27, ad inizio gara. Ero molto contento della mia prestazione in gara, soprattutto perché Marcel ed il mio gruppo hanno lavorato davvero duramente. Mi fa piacere aver vinto sei gare di fila a Donington, anche se non c’è una ragione specifica dietro a questa striscia di risultati. Siamo davvero a buon punto ora e sento di poter guidare la moto come vorrei, almeno un po’ di più rispetto a prima”.
Riprendere Rea non sarà un gioco facile, ma adesso le carte ci sono tutte per poterlo inseguire.