venerdì, Aprile 26, 2024
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Vaccino Moderna: l’avviso dell’Ema sulla sindrome di perdita capillare

L’arrivo dei vaccini contro il Covid-19, ha dato una bella “mazzata” alla pandemia: dopo circa due anni si comincia a vedere definitivamente la luce in fondo al tunnel. Nonostante sembrasse che in questo inverno potesse esserci un impennata della curva dei casi, grazie alla terza dose di vaccini Pfizer e Moderna si è riusciti a contenere il notevole aumento dei casi in Italia e nel mondo durante i mesi di novembre-dicembre.

Certamente non sono mancati i lati negativi di questa preziosa risorsa, come ad esempio alcuni effetti collaterali causati dopo una somministrazione: dolore, gonfiore o arrossamento localizzato nell’area dell’iniezione, spossatezza, mal di testa, dolori muscolari o articolari, brividi, nausea e vomito, gonfiore ascellare, febbre; questi sono alcuni dei sintomi riportati dal World Health Organitazion.

In aggiunta a questi, l’EMA ha emesso un avviso per il vaccino anti-covid Moderna. Nella sua ultima riunione (7-10 marzo), il Comitato di farmacovigilanza Prac dell’Agenzia europea del farmaco ha raccomandato di aggiungere alle informazioni di prodotto di Spikevax* un’avvertenza relativa alle riacutizzazioni di Cls. Con questa ultima sigla si intende la sindrome di Czeizel-Losonci (Cls) per le persone con pregressa sindrome da perdita capillare

Si tratta di una condizione estremamente rara e grave che provoca fuoriuscita di liquidi dai piccoli vasi sanguigni, i capillari appunto, causando rapidamente gonfiore di braccia e gambe ma anche un improvviso aumento di peso, sensazioni di svenimento, ispessimento del sangue e ancora bassi livelli ematici di albumina e bassa pressione sanguigna. La sindrome è spesso correlata a infezioni virali, certi tumori del sangue, malattie infiammatorie e alcuni trattamenti farmacologici. L’avvertenza è indirizzata per coloro che ne hanno sofferto in passato.

Secondo quanto riferisce l’ente di regolamentazione dei farmaci dell’Unione europea, ha valutato tutti i dati disponibili e tutti i casi di Cls riportati nel database Eudravigilance dopo la somministrazione dei vaccini Covid-19 a mRna di Moderna e di Pfizer/BioNTech (Comirnaty). Il comitato ha concluso che “non ci sono prove sufficienti per stabilire un’associazione causale tra i due vaccini e l’insorgenza di nuovi casi di Cls”. Tuttavia, gli esperti hanno consigliato l’inclusione di un’avvertenza nelle informazioni di prodotto relative a Spikevax, per aumentare la consapevolezza di sanitari e pazienti sul potenziale rischio di riacutizzazioni Cls.

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