venerdì, Aprile 26, 2024
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Terremoto del Friuli, a quarant’anni dal terribile disastro

Il 6 Maggio del 1976 la terra tremò, un micidiale sisma di magnitudo 6.4 della scala Richter colpì il Friuli e i territori circostanti. Fu solo il primo dei 5 grandi terremoti che devastarono quell’area, infatti l’11 e il 15 settembre ci furono altre 4 scosse che toccarono i 6 gradi della scala Richter. La zona più colpita fu quella a Nord di Udine, l’epicentro era situato tra i comuni di Gemona e Artegna. Il sisma creò numerosi danni soprattutto in quei comuni di montagna dove le case erano vetuste e mal costruite. Furono colpiti ben 77 comuni, più di 600.000 abitanti, in un’area che si aggira attorno ai 5.500 chilometri quadrati. Il terremoto distrusse più di 18.000 case e ne danneggiò 75.000, i morti purtroppo furono 989 e circa 100.000 gli sfollati. Il totale dei danni fu elevatissimo, quasi 18,5 miliardi di euro (4.500 miliardi di lire). Fra i  comuni completamente rasi al suolo c’erano Gemona, Venzone, Buia e Osoppo.

I testimoni dissero che verso le 9 di sera si sentì un frastornante boato che precedette la grande scossa durata più di 50 secondi. Un minuto della loro vita che non dimenticheranno mai.

La ricostruzione fu veloce e completa, i friulani ,grandi lavoratori, faticarono duramente per mesi per ristabilire l’ordine delle cose. Anche con le scosse di assestamento continuarono a lavorare incessantemente. Lo Stato e la Regione Friuli stanziarono miliardi di lire per accelerare la ricostruzione, proprio la regione grazie ad un’attenta ed efficiente gestione delle risorse,  potè nell’arco di circa dieci anni ricostruire interi paesi. Ancora oggi il modo in cui venne gestito il dramma post-terremoto, viene ricordato come un alto esempio di efficienza e serietà.

L’identità dei Friulani era più forte del terremoto stesso. Durante la ricostruzione il loro motto fu:

“Prima le fabbriche, poi le case e infine le chiese”, tutto com’era o saremo stranieri!

Federica Verdoliva
Federica Verdoliva
Voglio raccontare al mondo la verità. Voglio scrivere di tutte quelle cose che vengono nascoste. Voglio essere la voce di qualcuno. Voglio che la gente si accorga che quello che vede non è sempre realtà.
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