A Napoli è stato lanciato l’allarme tsunami a causa dei cambiamenti climatici sempre più repentini. Il troppo caldo infatti potrebbe causare gravi problemi alla città.
È stato il Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite a condurre lo studio ed a lanciare l’allarme tsunami. A pubblicarlo, invece, è stata la Nasa, l’Agenzia Spaziale statunitense. L’eccessivo caldo che ha caratterizzato l’ultimo mese di agosto è il sintomo di un problema più grande.
Il surriscaldamento globale ha scatenato una vera e propria emergenza che coinvolge tutto il mondo. Gravi conseguenza potrebbero esserci anche per Napoli. A seconda degli studiosi il livello delle acque del mare potrebbe aumentare vertiginosamente nei prossimi anni.
Per l’Oceanografo dell’Università Parthenope Giorgio Budillon, il livello delle acque marine potrebbe innalzarsi va dai 38 agli 88 centimetri. Gli studiosi non hanno escluso scenari più apocalittici con una crescita di addirittura due metri entro il 2100.
Già lo scorso dicembre il lungomare di Napoli, nel tratto di via Partenope, fu scenario di una violenta mareggiata che causò gravi danni alla strada e ai locali. Come riporta Il Corriere del Mezzogiorno, il fenomeno potrebbe diventare più frequente.
Per difendere la città e arginare i pericoli che le coste potrebbero correre, l’unica soluzione sembra essere quella di innalzare nuove barriere. Le attuali scogliere infatti non riuscirebbero a fermare la furia della natura ma i costi per questi investimenti sono davvero molto esosi.
