Nonostante la Campania è in zona gialla, sembra che i contagi stiano tornando ad aumentare. Il COVID è ora fortemente concentrato al Cotugno, dati i numerosi pazienti ricoverati. Una situazione preoccupante perché appunto sintomo di un maggiore afflusso del virus.
REPARTI PIENI – I dati non mentono, sono molti i casi registrati negli ultimi giorni. Di conseguenza l’ospedale principale di Napoli, il Cotugno, è preso d’assalto. Almeno 15 ricoveri ogni giorno, il che a lungo andare porta la struttura a scelte sempre più difficili.
Il COVID al Cotugno mette sempre più a repentaglio il già fragile equilibrio dell’ospedale. Infatti il polo infettivologico partenopeo, il pronto soccorso e l’unità di 12 punti di osservazione intensiva agibile, sono attualmente completamente colmi di persone.
Per non parlare della terapia sub intensiva e degli 8 posti del vecchio padiglione, anche loro saturi.
Nel resto dell’ospedale invece il personale sanitario deve assegnare con maggiore attenzione i posti letto ancora disponibili. Un continuo giostrare tra nuovi pazienti affetti da coronavirus, altri malati e nuovi trasferimenti di persone infette.
ALTRE STRUTTURE – Negli altri ospedali la situazione non è comunque idilliaca. Ben 150 accessi giornalieri nell’ospedale del Mare, mentre al San Giovanni risultano 21 posti letto liberi su 38. Difficile anche per il Pellegrini, il San Paolo e l’ospedale della Pignasecca. Ma niente in confronto al Loreto, con 41 pazienti su 50 disponibili nell’area Medicina e 17 su 20 in quella intensiva. Infine, anche il Policlinico Federico II sembra non essere in una buona postura, con una buona metà della struttura già occupata.