Ad un solo anno dal fallimento e dopo essere retrocesso in Serie d (campionato Dilettanti), il Parma è tornato da poco nel calcio professionistico con la promozione in Lega Pro (la vecchia Serie C). Nel frattempo, però, potrebbe arrivare una vera e propria stangata per alcuni club di Serie A e B, citati dai procuratori fallimentari chiamati a liquidare i debiti creati dalla gestione passata della squadra emiliana.
Secondo il quotidiano la Repubblica, i club indagati “sono i seguenti S.S. Lazio, F.C. Internazionale Milano, A.C. Milan, U.S. Sassuolo Calcio, Cagliari Calcio, Atalanta Bergamasca Calcio, Genoa Football Club, U.S. Città di Palermo, Frosinone Calcio e U.S. Latina Calcio. L’importo complessivo dei crediti reclamati dal fallimento Parma FC ammonta a circa 16 milioni di euro. Tale recupero – si legge – è consentito dallo scioglimento del rapporto associativo con la Lega Calcio serie A a seguito della revoca dell’affiliazione del Parma FC alla Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC) intervenuta nel giugno 2015, e dalla conseguente inapplicabilità del meccanismo della stanza di compensazione gestito dalla Lega Nazionale Professionisti serie A (LNPA)”.
Dopo la gestione Ghirardi, il Parma ha cambiato proprietario per ben 2 volte in solo un anno, passando dalla gestione Kodra a Manenti. Secondo i curatori fallimentari, i debiti accumulati del corso di queste gestioni ammonterebbero ad una cifra esorbitante, ben 12 milioni di euro.
