Mentre il Sindaco de Magistris presenta la sua campagna elettorale nel nuovo spazio in Via Santa Bridiga, a pochi metri un gruppo di persone regge un cartello “Zero rispetto per il nostro dolore”. Sono i genitori, gli amici e i parenti del giovane Salvatore Giordano che due anni fa morì per il crollo di un cornicione della Galleria Umberto. Tra i nuovi propositi per il nuovo anno e gli applausi del pubblico, fuori dalle porte del nuovo spazio dell’associazione Dema c’è chi non vuole dimenticare il passato.
Per i genitori e gli zii di Salvatore è un’offesa che de Magistris realizzi il proprio comitato elettorale in un locale della Galleria Umberto. Perché lì a pochi metri di distanza meno di due anni fa è morto Salvatore e per questo nessuno ha ancora pagato. «Mia moglie non ce l’ha fatta a uscire – dice il Sig. Giordano in lacrime –. Sono passati quasi due anni e non si sa di chi è la responsabilità, e il sindaco non è stato neanche indagato. E oggi apre un comitato elettorale a due passi da dove è morto mio figlio».
Intanto, dietro alle porte dell’ex Salone Margherita, affittati appositamente da Dema, assessori e consiglieri comunali ascoltano la presentazione: il motto della campagna è vincere e farlo al più presto. Nonostante le previsioni, infatti, de Magistris non perde la sua sicurezza: «Quando fui sospeso, tutti dicevano che dovevo andare a casa. Ora avremmo un commissario, un altro. Invece sono stato assolto e voi tutti sapete che io comunque resterò. In ogni caso non mollerò, ma sono sicuro che sarò ancora sindaco». E mentre fuori continua la contestazione, dietro alle porte non possono mancare le “frecciatine” agli avversari: «Il Brambilla brianzolo forse resterà da solo a furia di espulsioni, ma io mi rivolgo all’elettorato cinque stelle. Valente è il prezzo della corruzione politica del Pd. Lettieri viaggia con Berlusconi, De Siano e Salvini, e imbratta la città con i suoi manifesti».