Da quando il caso della scomparsa di Denise Pipitone è tornata al centro dell’attenzione, sono tanti gli inaspettati retroscena che stanno emergendo. L’ultimo risvolto riguarderebbe il sequestro di Denise e a parlarne è stata Maria Angioni, l’ex pm.
“A sequestrare Denise non è stata una sola persona” – Intervenuta a Mattino Cinque, Angioni ha voluto parlare di un particolare dettaglio riguardante il caso della bambina. Stando alle varie ricostruzioni, infatti, Denise, sparita a Mazara del Vallo il primo settembre 2004, sarebbe stata sequestrata.
Stando a quanto appurato dall’ex pm, ad occuparsi del sequestro della Pipitone sarebbero state più persone. “Nei pressi luogo in cui è scomparsa Denise c’erano più persone appartenenti alla cerchia della famiglia allargata. In molti hanno fatto qualcosa di sospetto. Questo ha ulteriormente complicato le indagini”, ha così spiegato la donna.
Oltre a rispondere alle domande e ai dubbi dei presenti a Mattino 5, l’ex pm, che all’epoca dei fatti si era occupata del caso, ha voluto esprimere qualche sua teoria. Secondo la donna, infatti, sarebbero state presenti persone buone e persone cattive. Qualcuno, stando alle ipotesi della Angioni, qualcuno avrebbe visto e seguito il rapimento di Denise, le cosiddette “sentinelle”.
“Dunque, se questa bambina è stata presa da persone mosse da passione, da rabbia, da odio, è possibile che ci siano state sentinelle che hanno mandato il messaggio ad altre persone: persone che volevano bene alla bambina e che sono intervenute in un secondo momento, prelevandola e portandola via, perché la bambina era in pericolo, perché la bambina, così com’era stata presa quel giorno, poteva anche essere presa in un momento successivo”, ha spiegato l’ex pm.
Una cosa è certa: se la teoria della donna fosse vera, entrambe le “fazioni” avrebbero fatto in modo di confondere gli inquirenti. Nonostante siano passati anni, infatti, il caso è ancora avvolto nel mistero.