venerdì, Aprile 26, 2024
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Handanovic a cuore aperto: “Il capitano è prima di tutto un esempio!”

Bella e significativa intervista quella rilasciata da Samir Handanovic al canale ufficiale della Serie A su Youtube. Tante le domande a cui il portierone sloveno risponde a cuore aperto e senza lesinare nulla sui particolari. Le prime riguardano gli esordi nel grande calcio grazie all’opportunità datagli appena ventenne dai Pozzo ad Udine.

Arrivare in Serie A all’Udinese era un sogno! All’inizio quando non sai bene la lingua e ti approcci ad una realtà diversa ho trovato un po’ di difficoltà. La mia fortuna era che Udine e Lubiana fossero molto vicine (…) Potevi andare un giorno e mezzo a casa e certe cose le dimenticavi e ti passavano“.

Handanovic parla di come sia nata la passione per un ruolo certo non banale come il portiere e spiega:” La mia passione per il portiere è nata grazie a mio cugino di sei anni più grande di me: Jasmin Handanovic (estremo difensore di Mantova e d Empoli, ora al Maribor NdR). Sono andato a vedere le sue partite e la passione è nata lì, guardando lui“. Curiosa la risposta quando gli si chiede come si faccia a a scegliere quel ruolo storicamente non di troppo appeal tra i più giovani. ” Il portiere non deve avere paura. All’inizio, da bambino, deve avere un pizzico di follia. Tuffarsi e prendere pallonate non è da tutti!”.

Commovente il momento in cui gli si chiede quali siano stati i suoi interventi più significativi in una carriera che conta più di 650 gare ufficiali. Pochi dubbi per lo sloveno che rispolvera dal passato tre parate che lo hanno esaltato. “La prima è in campionato contro il Bologna. Tiro, respinta e poi attacco in avanti contro Acquafresca. Quella più bella è stata quella di Palermo-Inter contro Miccoli. La terza è quella che derby dell’anno scorso contro Calhanoglu in una punizione dal lato dell’area di rigore“.

L’intervista prende la piega dei sentimenti quando gli si chiede di cosa significhi per lui essere capitano. “Indossare la fascia di capitano dell’Inter è un onore e una grande responsabilità. Quando si è capitano per prima cosa bisogna essere un esempio per tutti e deve saper prendere decisioni, magari anche poco carine, nei confronti di qualche giocatore ed essere giusto, che poi è la cosa più difficile“. Una velata stilettata al suo predecessore?

 

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