venerdì, Aprile 26, 2024
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Le novità nel packaging cosmetico

Siamo ormai abituati a trovare confezioni monodose di cosmetici. A volte si tratta dei prodotti che ci vengono proposti in albergo durante una breve sosta, o anche dei cosiddetti “campioncini”, dei tester di prodotti che permettono di scegliere una crema per il viso o un profumo. Sempre più spesso però la piccola confezione mono dose è utilizzata in modo diffuso dalle aziende cosmetiche. Si tratta di una scelta che permette di limitare l’utilizzo di conservanti all’interno del cosmetico, perché la bustina monodose viene utilizzata completamente, senza doverla conservare per utilizzi successivi. Per poter dare vita a confezioni di questo genere è importante poter utilizzare particolari materiali.

Il packaging per i cosmetici
La questione è abbastanza semplice da comprendere: per l’imballaggio di materiale cosmetico è necessario poter utilizzare confezioni prodotte con specifiche materie prime. Le piccole bustine che troviamo in profumeria o in albergo devono infatti assolvere a una lunga serie di scopi- Prima fra tutti evitare il contatto del contenuto con l’esterno, in modo da preservarlo nelle condizioni ideali per l’utilizzo. A tale scopo si usano diversi materiali, a volte creando delle pellicole in cui si accoppiano diversi film plastici o metallici. Il polietilene e il polipropilene, identificati con la sigla PE e PP, sono tra i principali materialiutilizzati per il packaging dei cosmetici. Con essi si preparano flaconi, bottiglie, siringhe, fiale di varie dimensioni e misure. Per quanto riguarda invece le bustine monodose si utilizza la poliammide, l’alluminio o anche il PET, in quanto è molto versatile e facilmente riciclabile.

Conservare un cosmetico
La principale problematica che riguarda i cosmetici è la loro conservazione. Le bustine monodose contengono in molti casi cosmetici che devono stare lontani dall’aria, ma anche dalla luce e dal calore. Per questo motivo si creano pellicole completamente opache, che evitano ai raggi solari di penetrare all’interno. Lo stesso avviene ovviamente per l’aria: senza contatto con l’ossigeno e con la luce solare molti cosmetici mantengono nel tempo le proprie caratteristiche, evitando l’ossidazione ma anche la separazione e la degradazione delle sostanze che contengono. L’utilizzo sempre maggiore di confezioni monodose permette di limitare l’utilizzo di ingredienti conservanti, cosa che migliorala tollerabilità cutanea durante l’uso del cosmetico stesso, ma che lo rende anche più delicato da conservare nel tempo. In Europa sono presenti apposite legislazioni, che indicano come conservare un cosmetico e quali siano i materiali più adatti per la creazione delle confezioni.

Una questione di marketing
Per quanto riguarda la confezione dei cosmetici dobbiamo anche ricordarci che le aziende che offrono barattoli, flaconi e bustine monodose devono essere in grado anche di personalizzarequesto tipo di contenitori. Perché la comunicazione è una parte essenziale del marketing per la vendita dei cosmetici. Bustine bianche e senza logo, bottiglie trasparenti senza etichetta sono contenitori che non possono essere utilizzati per i cosmetici, anche per quanto riguarda le vigenti leggi. Sulle confezioni è infatti obbligatorio indicare tutti gli ingredienti di ogni singolo prodotto, precisando anche gli allergeni. Oltre a questo fungono da veicolo comunicativo, quindi devono riportare anche il logo dell’aziende produttrice, così come qualche messaggio evocativo che spinga all’acquisto.

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