venerdì, Aprile 26, 2024
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LexVirus: Il difficile bilanciamento tra i diritti al tempo del Covid-19

Il contemperamento tra i diritti costituzionali e la compressione delle libertà personali sono alcune delle vicende più discusse

I provvedimenti legislativi che solo un anno fa avremmo ritenuto intollerabili e lesivi per la nostra sfera privata oggi costellano la nostra quotidianità, cambiano le nostre abitudini ed incidono sulle nostre scelte di vita.

Tanto che è divenuto “normale” coprirsi quasi totalmente il viso, rientrare in casa entro le 23:00, non ritrovarsi in un pub o non organizzare una festa.

A questo proposito abbiamo iniziato a chiederci quanto valgano in soldoni i nostri diritti come ad esempio il diritto alla salute, il diritto a ricevere un’adeguata istruzione o il diritto alla libera circolazione. Nella sfera dei diritti dei minori quanto vale il diritto ad avere un’infanzia veramente libera, libera di giocare in strada, ritrovarsi alla ricreazione, libera di vivere esperienze dirette con altri coetanei.

Tuttavia una quantificazione di tutti questi diritti ci porterebbe a trattare tematiche complesse e che non porterebbero ad una risoluzione tangibile.

Lo strumento legislativo primario che ha permesso tali limitazioni è stato la nostra Costituzione. Difatti ai sensi dell’art. 16 Cost., la libertà di movimento e di soggiorno del cittadino può essere soggetta a restrizioni per “motivi di sanità o di sicurezza”; secondo l’art. 17, il diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi può essere limitato dall’autorità “soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”.

Le ordinanze “Covid-19”

A proposito dei provvedimenti restrittivi ne abbiamo raccolto alcuni (emessi da autorità di diverso livello) che hanno caratterizzato le stranezze giuridiche che ha creato l’epidemia Covid-19.

  • Il 11 settembre 2020 Il governatore della Sardegna ha imposto l’obbligo, per tutte le persone che intendevano varcare il territorio sardo, di presentare, l’esito di un test – sierologico (IgG e IgM) o molecolare (RNA) o Antigenico rapido – eseguito non oltre le 48 ore dalla partenza, che abbiano dato esito negativo per covid-19. Pochi giorni dopo pero, ricorso proposto dalla Presidenza Consiglio dei Ministri il provvedimento è stato cassato ed ha perso la sua efficacia;
  • Il 28/10/2020 Il governatore della Puglia ha disposto la chiusura di tutte le scuole ad esclusione di quelle dell’infanzia. Successivamente il provvedimento è stato impugnato sia presso il Tar di Bari che presso il Tar di Lecce. Il Tar Bari si è espresso con Decreto sospendendo in via cautelare il provvedimento e specificando che «sussistano i presupposti della misura cautelare, non emergano ragioni perché la Regione Puglia non debba allinearsi alle decisioni nazionali (…) accoglie, perciò la domanda cautelare e per l’effetto sospende l’esecutività del provvedimento impugnato». Nelle stesse ore però, a 150 chilometri più a Sud, il Tar di Lecce, ha respinto le richieste avanzate con un ricorso ad hoc presentato da alcuni genitori, e confermato la bontà delle decisioni assunte dal presidente Emiliano.
  • Il 05/11/2020 Il sindaco di San Felice a Cancello ha vietato ai minori di anni 16 di circolare dopo le ore 19, se non accompagnati da un familiare di maggiore età, stesso divieto anche per gli over 70enni.

 

  1. TAR BARI – chiusura scuole_06125922
  2. Tar Lecce_chiusura scuole -06131312
  3. tar-sardegna-decreto-presidenziale-344-2020
  4. Ordinanza nr. 43 – Sardegna Ordinanza n. 53 – San Felice
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