20mila tifosi sotto un incessante pioggia applaudono il capitano Marek Hamsik ,premiato per le sue 400 presenze in maglia azzurra .
Il Napoli deve rispondere alla Roma momentaneamente sola al 2′ posto per aver vinto 2-3 al Marassi.
Un vero e proprio duello a distanza tra gli azzurri ed i giallo rossi .
LA PARTITA:
Il Napoli parte determinato e deciso , ingranando subito marce alte ma l Atalanta riesce presto a prendere le misure e frena i partenopei con un buon pressing .
Il terreno scivoloso contribuisce a rendere complicata la gara : il pallone schizza ed è difficile da controllare .Ne derivano molti errori nella gestione della palla.
Reia tenta di disorientare il Napoli cercando di cambiare spesso il modulo ,passando dal 4-4-2 al 4-3-3, giocando nello stretto e tenendo Diamanti vertice alto con il preciso compito di aprire gli spazi per favorire la manovra nero-blu.
Ma nel Napoli ci son troppe motivazioni per nn scivolare .
Al 10 ‘ riesce a sbloccare il risultato Gonzalo Higuain grazie al preciso suggerimento di Hamsik. Da ottima posizione il Pipita sigla il suo 32’ goal in campionato.
La reazione dell Atalanta è sterile nonostante il Napoli nn sia particolarmente preciso nelle coperture.D Alessandro nn riesce a sfruttare l assist di Dramè.
Gli orobici sembrano aver perso lucidità e ritmo dopo il vantaggio azzurro.Il Napoli riesce ad ottenere piena egemonia in campo ed esprime un buon calcio optando per giocate corte , veloci ed avvalendosi di ripartenze insidiose da destra a sinistra sull asse Insigne -Higuain-Callejon.
Le iniziative son decisamente interessanti e pericolose ma alquanto imprecise e poco incisive.
Sul finale di tempo i ragazzi di Reja tentano di pungere per restare in partita .Borriello e company cercano di sviluppare un gioco corto palla al piede alternato a lanci lunghi.Ma il Napoli è ben posizionato anche in difesa.
RIPRESA:
I partenopei son gli assoluti protagonisti in campo . Il gioco riprende a ritmi alti, c è tanta intensità e l evidente volontà di chiudere presto la pratica.
Inizia bene Insigne che si distingue per i dribbling in area e per la capacità di mettere in tensione la retroguardia atalantina.
Tanto fumo ma niente arrosto stasera…..tante occasioni sfumate e poca incisività ai 30 metri.
L Atalanta è in affanno e sembra aver avuto un calo di concentrazione in seguito al goal del vantaggio azzurro . Il Napoli approfitta della situazione cercando di raddoppiare il risultato.
Ci prova Hamsik ,sfruttando un rimpallo .Col sinistro tenta la conclusione ma pecca in potenza.Sportiello para senza difficoltà.
Allan ha l occasione più ghiotta tra i piedi…L ex udinese approfitta della superficialità di Masiello e prova con un potente tiro da buona posizione ma becca clamorosamente la traversa.
Sarri decide di dare più grinta e freschezza all attacco ed inserisce Mertens al posto di Insigne.
Mertens sarà la spina nel fianco di tutta la retroguardia ospite fino a fine partita ma nonostante le diverse opportunità anche il belga nn riesce a trovare la giusta soluzione ai 30 metri.
Le conclusioni , a tu per tu con Sportiello, son troppo morbide e poco decise.Non gonfiano la rete.
Stessa cosa vale per Callejon…il suo pallonetto dalla destra è troppo” leggero” per sorprendere il numero uno atalantino.
L Atalanta , di fronte all assedio azzurro, cerca di difendersi e di contenere anche perchè sono evidenti le difficoltà nell imbastire l azione offensiva.I nero-azzurri sbagliano troppi appoggi ed è proprio approfittando di queste defaiance che il Napoli riesce a trovare il goal del raddoppio.
Realizza nuovamente il Pipita, di testa , grazie ad un assist al bacio di Callejon.
Sul finale di tempo entrano in campo Gabbiadini ed El Kaddouri per dare maggior consistenza all attacco.
Ma è l Atalanta , questa volta , ad accorciare le distanze grazie ad una buona combinazione tra Conti e Freuler.
Male Albiol .
Il Napoli soffre negli ultimi minuti di recupero e si complica la vita da solo,creando troppi pasticci in difesa.
Mertens ed El Kaddouri sono gli ultimi a buttare la spugna e regalano emozioni fino al fischio finale.
La mancanza di precisione nega l esultanza del goal.Peccato!