Secondo una statistica di Save The Children, tre ragazzi su cinque sono vittime di bullismo, la maggior parte omosessuali, rom, obesi e neri. Un dato sconcertante che non può fare a meno di farci pensare che questo fenomeno è ben radicato nella nostra società. Tante sono le manifestazioni contro questa forma di violenza fisica e psicologica che porta alla distruzione di giovani menti, talvolta spinti verso il suicidio.
Off Line – La Vita Oltre Lo Schermo è una campagna di prevenzione al bullismo e cyberbullismo promossa dalla città di Napoli per dire basta a questa forma di persecuzione. Durante questa manifestazione sarà presente Luca (nome di fantasia), studente al terzo anno di un istituto professionale della città partenopea, di anni 16.
Il suo incubo con i bulli è iniziato quando il ragazzo frequentava un’altra scuola e per ovvi motivi ha deciso di non rivelare la sua vera identità. “La prima volta che mi hanno preso in giro, ho riso insieme a loro. Credevo fossero amici. Col tempo quegli sfottò si sono trasformati in un calvario quotidiano – spiega Luca – quando entrai in classe il primo giorno, i miei compagni notarono subito il mio viso pieno di brufoli e da allora iniziarono a deridermi davanti agli insegnanti e alle ragazze con insulti, minacce, sputi addosso” racconta. “Quando arrivarono al punto da diffondere la voce che fossi omosessuale, dicendo che le ragazze non si fidanzavano con me a causa del mio aspetto sono scappato via. Ora sto bene e il rapporto con i compagni è splendido” conclude il ragazzo.
Una storia a lieto fine quella di Luca, il quale ha trovato rispetto e amore da parte dei nuovi compagni. Sono tanti i ragazzi che hanno avuto il coraggio di chiedere aiuto ma non tutti hanno la stessa intraprendenza; queste manifestazioni sono il frutto di educazione e buonsenso, di un’Italia che funziona, con la speranza di mettere a tacere definitivamente questi comportamenti terrificanti.