venerdì, Aprile 26, 2024
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Palermo, arrestato l’erede di Totò Riina

Settimo Mineo, erede del defunto Riina è stato eletto nuovo padrino di Cosa nostra ma le forze dell'ordine lo tenevano d'occhio.

Lo zio Settimo è devoto” dicono i mafiosi di Settimo Mineo. Una vita dedicata all’organizzazione, quasi spezzata nel 1982,quando furono assassinati i due fratelli, Giuseppe e Antonino. Talmente devoto da distinguersi per il suo equilibrio e la sua diplomazia; caratteristiche che lo portarono tra i fedelissimi di Totò Riina. Arrestato due volte, per un totale di 16 anni in carcere ma sempre fedele alla causa.

Tornato in libertà ha assunto il ruolo di mediatore tra le famiglie palermitane, desiderose di rimettersi in azione. I carabinieri, però, lo hanno seguito durante tutto il suo percorso verso il vertice dell’organizzazione. All’alba la procura di Palermo ha fatto scattare una retata nei confronti di 46 boss e gregari infliggendo un duro colpo alla Cupola di Cosa nostra, soprattutto perché tra i fermati c’è Settimo Mineo. Con lui Gregorio Di Giovanni, Filippo Salvatore Bisconti e Francesco Colletti, tutti componenti della Cupola.

Proprio Colletti ha fatto scattare la trappola raccontando al suo autista della riunione. Aggiungendo dettagli particolari alla vicenda, sono stati tutti incastrati. Resta il dubbio sul luogo della riunione ma anche sul perché Colletti abbia dato tutte queste informazioni all’autista.
Cosa Nostra sta cercando di stabilizzarsi nuovamente soprattutto nel traffico di droga e le scommesse online.

Valentina Sammarone
Valentina Sammarone
"Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. Il suo compito è additare ciò che è nascosto, dare testimonianza e, pertanto, essere molesto." (Horacio Verbitsky)
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