sabato, Aprile 27, 2024
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Scuola Diaz: Strasburgo condanna l’Italia

A più di dieci anni di distanza dai fatti del luglio del 2001, ecco che finalmente la Corte Europea per i Diritti Umani ha condannato l’Italia per una delle più brutte e vergognose vicende della nostra repubblica: l’irruzione notturna di centinaia di poliziotti nella scuola Diaz di Genova e le conseguenti torture a coloro che, del tutto pacificamente, avevano deciso di manifestare contro il G8.

scuola diaz

La sentenza di Strasburgo parla chiaro: i poliziotti, irrompendo nella scuola Diaz durante la notte e picchiando e torturando i manifestanti lì mentre dormivano, violarono l’articolo 3 della Convenzione sui diritti dell’uomo “Nessuno può essere sottoposto a torture né avere pene o trattamenti inumani o degradanti”. Del tutto falsa, quindi, è stata considerata l’affermazione dell’allora premier italiano, Silvio Berlusconi, il quale aveva sostenuto che erano stati arrestati 93 pericolosi black bloc.

In Italia non esiste alcuna regolamentazione sulla tortura, tant’è che i poliziotti di quella sera furono condannati solo per lesioni aggravate e, dopo una prescrizione, per falso aggravato: avevano, cioè, mentito nelle deposizioni per proteggersi e discolparsi a vicenda circa ciò che realmente accadde nella scuola Diaz quella notte. Ovviamente, a causa di un indulto, non rimasero in carcere neanche per un’ora.

scuola diaz

Atto vergognoso per la nostra democrazia, neanche uno dei responsabili politici fu condannato: né Scajola, all’epoca ministro degli interni, né De Gennaro, capo della polizia. Questa sentenza ci ricorda ciò qui non sono riusciti, o forse non hanno voluto, accertare: ancora una volta un monito alla nostra democrazia, ancora un monito al nostro diritto di manifestare pacificamente..senza ritrovarsi dopo una notte di torture e violenze a rischiare la morte.

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