Nell’ottica della situazione attuale di contenimento di contagio da Covid-19, alcuni dei luoghi più a rischio, si sa, sono gli aeroporti, che ogni giorno accolgono centinaia di nuovi arrivi sia dal territorio nazionale che internazionale.
Ed è proprio in questo scenario che è diventato ormai un caso quello dell’aeroporto di Milano Malpensa. Qui i tamponi sui passeggeri, infatti, vengono effettuati esclusivamente sui lombardi, senza tener conto del fatto che l’aeroporto serva come punto di riferimento per gran parte dei viaggiatori del Nord Italia e che si trovi in prossimità del confine piemontese.
“Vorrà dire che continueremo a fare da soli – ha commentato la situazione Luigi Icardi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte – La norma nazionale prevede l’obbligo del test e sul nostro territorio potrà comunque essere rispettata anche senza l’aiuto lombardo”.
Anche Alessandro Canelli, sindaco di Novara, ha espresso il suo parere a riguardo, sottolineando che secondo lui la Regione lombarda avrebbe potuto quantomeno farsi carico anche solo di una parte dei tamponi sui residenti oltre confine: “In un situazione del genere sarebbe giusto collaborare e remare tutti dalla stessa parte”.
“Sarebbe anche opportuno – ha concluso – che le Regioni trovassero un accordo sulla compartecipazione delle spese per i test dei viaggiatori di rientro agli scali lombardi. In questo modo il servizio potrebbe essere assicurato a tutti”.
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