venerdì, Aprile 26, 2024
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Tensione in Italia: violente rivolte a Milano, Torino e Napoli

Dopo la recente manifestazione a Napoli, la tensione in Italia si fa sempre più sentire. Una tensione che porta inevitabilmente ad altre rivolte contro il nuovo DPCM e le regole in esso contenute. Questo specificatamente in grandi città come Milano, Torino e Napoli appunto, ma non solo.

FUMOGENI E MOLOTOV A MILANO E PETARDI A TORINO – Nel capoluogo della Regione Lombardia le proteste si susseguono giorno e notte, con tanto di cocktail molotov e fumogeni. Questi ultimi scagliati contro le forze dell’ordine, che cercavano non senza qualche difficoltà, di contenere la folla di cittadini in preda all’ira.

Il tutto inizialmente presso Corso Buenos Aires e in seguito proprio davanti alla sede della Regione stessa. Lì, armati di pietre, bottiglie, petardi e addirittura catene, i manifestanti si sono ulteriormente scatenati.

Uguale la situazione a Torino, dove i torinesi hanno anche loro lanciato grossi petardi e fumogeni su agenti di polizia situati in Piazza Castello. Nella stessa zona ne hanno poi approfittato per saccheggiare i negozi, distruggendone brutalmente le vetrine.

CARTELLI CONTRO DE LUCA A NAPOLI – A Napoli invece la rivolta continua incessantemente contro Vincenzo De Luca. Numerosi infatti i cittadini scesi in Piazza Plebiscito per esprimere tutto il loro rancore verso il presidente della Regione Campania. Questo soprattutto attraverso cartelli con scritto sopra frasi come – «La salute è la prima cosa, ma senza soldi non si cantano messe» – e intimando al presidente di dimettersi.

ALTRE CITTÀ – La tensione in Italia ha avuto anche ripercussione su altre città note, come Trieste e Genova dove manifestanti pacifici, perlopiù ristoratori, baristi, proprietari di palestre e lavoratori dello spettacolo hanno espresso il loro dissenso. Il tutto poi è però degenerato in un’onda di violenza finale. Altre proteste violente hanno avuto luogo anche a Cremona, Catania, Treviso e Viareggio.

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