martedì, Marzo 19, 2024
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Vaccini, cosa si intende per la categoria “Altro” sul modulo da compilare per la somministrazione

In questo ultimo periodo, sono raddoppiate le polemiche inerenti ai vaccini anti-Covid. Tutti coloro che hanno preso parte alla campagna vaccinale, hanno notato una casella sul modulo di iscrizione: “Altro”. In questa categoria misteriosa rientrerebbero tutti i pazienti non operatori sanitari, Rsa, forze dell’ordine, over 80 o personale scolastico.

CHI APPARTIENE ALLA CATEGORIA “ALTRO” – Un gruppo cospicuo di oltre due milioni e 600 mila persone si è registrata in questa categoria misteriosa, non sapendo di fatti chi si sta effettivamente vaccinando. A causa delle poca chiarezza in merito, non sono mancate le polemiche attorno alla questione vaccini. Sono tante le persone accusate di essere “furbe” o di “aver saltato la fila” ma la verità è che tante categorie sono semplificate nella dicitura “Altro”. Vediamo quali.

In questo gruppo rientrano i settantenni, i detenuti, i pazienti con fragilità: quelli da immunizzare il prima possibile, quindi. Il problema, come sottolinea Fanpage.it, è che si fa davvero molta fatica a capire chi si sta effettivamente vaccinando e perché. Le direttive arrivate dal governo per stilare delle categorie sono troppo vaghe e, spesso, ci si riunisce in una semplice dicitura che racchiuda diversi tipi di cittadini.

La Toscana, ad esempio, è finita sotto accusa per aver dato la priorità agli avvocati. Tuttavia, c’è stato un errore di comunicazione perché essi dovrebbero rientrare nella sezione “personale comparto ruolo amministrativo” o “personale comparti ruolo professionale e tecnico”. In Veneto invece, il gruppo “Altro” conta circa 348mila 500 vaccini, un numero quasi pari a quello degli over 80. Nonostante ciò, tra essi ci sono anche donatori di sangue.

In Campania, ad esempio, il numero dei vaccini che rientrano nella categoria “Altro” supera quello degli over 80 di parecchio. Oltre alle categorie già citate, si scopre che il vaccino è stato somministrato a circa 19mila “caregiver-conviventi” e altre 45 mila prenotazioni sono state effettuate. Insomma, la confusione è tanta e il Ministero della Salute sta cercando di fare luce sulla questione e proporre un rimedio.