Il governo ha rischiato di spaccarsi sul decreto fiscale, che ha creato delle frizioni tra Movimento 5 stelle e la Lega.
Il movimento è insorto alla vista di un emendamento che era contenuto nella bozza del decreto fiscale e che garantiva una sorta di scudo fiscale per i capitali esteri.
Questo articolo ha fatto sbottare il leader Di Maio che ha minacciato di boicottare il testo in parlamento.
Salvini, pur non comprendendo la scelta del suo collega, è stato disponibile fin da subito a trovare un accordo e scongiurare il pericolo di rottura.
Il consiglio dei ministri si è riunito ed ha finalmente approvato il decreto fiscale, che nella fattispecie rafforza i provvedimenti a favore dei cittadini e dei loro debiti nei confronti dell’ex Equitalia.
Inoltre dal testo è stata esclusa qualsiasi norma salva capitali esteri.