martedì, Marzo 19, 2024
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Amanda Knox alla conduzione di un programma tv sulla violenza di genere

Amanda Knox condurrà uno show televisivo dedicato alla discriminazione di genere. La ragazza americana che dieci anni fa fu accusata e poi scagionata per l’omicidio dell’inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia presso l’abitazione in cui entrambe convivevano, ha recentemente annunciato che sarà alla conduzione di un format televisivo di taglio giornalistico incentrato sulla violenza di genere.

Lo show dal titolo The Scarlet Letter Reports sarà suddiviso in cinque puntate e debutterà la prossima primavera su Watch, piattaforma targata Facebook, nonchè sul canale di Vice Media dedicato al pubblico femminile. Nel corso della trasmissione, la giovane conduttrice intervisterà varie donne famose, tra cui la modella Amber Rose, che racconteranno esperienze di maltrattamenti e public shaming.
Mentre ero sotto processo per un omicidio che non ho commesso, il pubblico ministero mi ha dipinto come una femme fatale con poteri magici per controllare gli uomini”, ha dichiarato la Knox sul sito Vice. “Ho perso 5 anni della mia vita in prigione a causa di stereotipi misogini. In The Scarlet Letter Reports spero di riumanizzare le donne che sono state ugualmente umiliate e vilipese ed elevare lo standard di come si pensa e si parla delle donne in pubblico”.

La Knox è alla sua prima esperienza come conduttrice tv ma non è estranea al mondo del giornalismo: fin dal suo ritorno negli Stati Uniti, infatti, ha scritto per vari media tra cui il West Seattle Herald. Nel 2013 ha scritto un libro autobiografico dal titolo Waiting to be heard e attualmente collabora con Innocence Project, un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di errori giudiziari. La trentenne di Seattle è stata anche protagonista di un documentario prodotto da Netflix in merito a quanto accaduto a Perugia.

Condannata in primo grado assieme al fidanzato di allora Raffaele Sollecito per l’omicidio della Kercher, la Knox era stata assolta in appello nel 2011 e infine scarcerata. Nel 2013 La Cassazione ha poi annullato la sentenza e disposto un nuovo processo di secondo grado che si è concluso con una nuova condanna per Knox e Sollecito. Nel 2015 entrambi sono stati assolti in via definitiva dalla Cassazione.