Amarsi per come si è, accettando il proprio corpo con tutte le sue imperfezioni, è probabilmente l’obiettivo che ogni donna vorrebbe e soprattutto dovrebbe raggiungere nella propria vita. Eppure questo obiettivo, questo constante desiderio di arrivare finalmente a piacersi senza dover chiudere gli occhi ogniqualvolta ci si guarda allo specchio, sembra quasi irraggiungibile. Viviamo in una società in cui è l’immagine ad avere potere e ci dice chi, come o cosa dobbiamo essere attraverso la diffusione, in TV quanto sui diversi Social Network, di modelli difficilmente raggiungibili e canoni di bellezza ormai stereotipati. A ben vedere, sono proprio queste le immagini che, in molti casi, in quelli più gravi, ci fanno smettere di mangiare. Ma perché dobbiamo arrivare a sentirci male, a morire, a ridurci in sole ossa per piacersi? Perché dobbiamo rinunciare all’ennesima cena fuori con gli amici per sentirci belle? Perché dobbiamo insultarci quando ci specchiamo e quel che vediamo non è esattamente quello che l’Immagine vuole? E’ giusto, anzi, giustissimo mangiare in modo sano e mantenersi in movimento, ma non è giusto, nei confronti di noi stesse, stare male per come si è, odiarsi perché non si riesce a raggiungere quel modello fisso nella nostra testa, sentirsi in colpa quando si cede ad una tentazione. Dovremmo capire che l’essere diverse, l’avere un corpo più rotondo e morbido rispetto il canone imposto dall’industria dell’immagine non è un crimine, non è sbagliato. Si è belle in ogni forma del corpo, e quanto prima si impara ad accettare le proprie forme e le proprie imperfezioni, tanto prima riusciremo a vivere davvero felici, ad essere davvero felici. Perché amare se stessi non è narcisismo, è probabilmente la forma d’amore più pura che possa esserci. Ultimamente si sta assistendo ad un fenomeno importante dal punto di vista mediatico, ovvero l’ascesa delle modelle curvy e la progressiva imposizione di un nuovo modello al quale anche l’industria della moda sta cercando di adattarsi. Questo grazie al lavoro di modelle curvy che ogni giorno, attraverso i social network, cercano di diffondere immagini di corpi molto diversi da quelli proposti e riproposti fin non molto tempo fa, fanno sentire la loro voce e ci ricordando di amarci un po’ di più.
Ashley Graham è la capostipite di questo fenomeno. La bellissima Ashley è una modella americana che, tra tutte le altre cose, ha posato in lingerie per Lane Bryant. Il suo motto è beauty beyond size, la bellezza è oltre la taglia.
Paola Torrente oltre che essere una giovanissima modella curvy, ha anche vinto l’edizione di Miss Italia Curvy lo scorso 2016. Il suo motto è curvy is better, curvy è meglio.
Laura Brioschi è un’altra giovanissima modella curvy ed è anche una fashion blogger. Il suo blog è per
per te che sei bella ed a volte lo dimentichi, per te che combatti con il peso da una vita, che sia per tanti o pochi chili. Ed anche per me, che sono come te. Scrivo a te che sei una taglia 42 e ti vedi un po’ di pancetta e di fianchetti: indossa quella gonna a tubino e pensa a sorridere! Scrivo a te che sei una taglia 50 e non ti vuoi vestire da “sciura”, ma ti vuoi sentire sexy, rock, chic, divertente e vuoi trasmettere tutto questo. Questo Blog è per te che hai pensato che se da 60 kg fossi arrivata a 50 kg avresti avuto un’altra vita. Per te che ne pesavi 80 di chili ed avevi il sorriso, ma ti hanno fatto notare che a 65 stavi meglio, portandoti a pensare di non essere più adatta alle persone accanto a te, rendendoti debole ed insicura. Scrivo a Me stessa per non farmi piu del male né con diete drastiche né mangiando a dismisura per riempire un vuoto che non è fame. Scrivo per ricercare l’equilibrio nella speranza di trasmetterlo a Te.
Citazione tratta dalla presentazione del suo blog. Il suo motto è curvy is not a crime, curvy non è un crimine.
