Il piano vaccinale sta compiendo grandi passi in Italia. Purtroppo però non in Campania, in quanto assistiamo ad una vera discriminazione territoriale. Ad usare il termine è la recente edizione de “Il Mattino“, che rivela il divario tra dosi ricevute dalla suddetta regione e persone da vaccinare.
211MILA DOSI MANCANTI – La Campania vanta il 9,6% della popolazione italiana, ma le fiale di vaccino a disposizione sono ben inferiori. Come scrive il sopra citato quotidiano: «L’Italia accelera sui vaccini ma la Campania resta fanalino di coda nelle consegne».
Questo: «[…] a causa dell’assurda discriminazione legata al sistema sanitario sottodimensionato e alla minore aspettativa di vita. Le prime consegne di aprile sono consistenti – 3.284.930 dosi – ma la Campania che ha una popolazione pari al 9,6% ne ha ricevute solo l’8,1%. Nessun’altra regione è stata trattata così male e, visto che la discriminazione territoriale è iniziata con la prima distribuzione del 28 dicembre 2020, il divario rispetto alla quota corretta per popolazione in una settimana si è allargato di altre 50mila dosi rispetto alla denuncia del Mattino del 3 aprile e ormai arriva a 211mila dosi mancanti».
POCHI VACCINI E PERSONALE SANITARIO – Una situazione particolarmente spiacevole e ben nota al presidente della Regione Vincenzo De Luca. Quest’ultimo infatti dichiara: «Ricordo che noi dobbiamo ancora recuperare 176mila vaccini in meno che hanno mandato in Campania. Oggi la nostra regione è la più penalizzata d’Italia e ha anche 15000 dipendenti in meno in sanità rispetto a quanti dovrebbero esserci per la popolazione che abbiamo».
Il governatore conclude affermando che: «Quello che facciamo in Campania con le risorse che abbiamo è un miracolo».