‘Dobbiamo Parlare’ è il film in uscita di Sergio Rubini con Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone e Isabella Ragonese e lo stesso Rubini.
La trama: Vanni, interpretato da Sergio Rubini e Linda con Isabella Ragonese, stanno insieme da una decina d’anni e convivono in un prestigioso e meraviglioso attico in affitto, nel centro di Roma. Lui fa lo scrittore e lei lo aiuta in veste di ghostwriter. Una sera sono sul punto di uscire per recarsi ad una mostra cui seguirà una cena con l’editore di lui, quando irrompe nell’abitazione la loro cara amica Costanza, impersonificata da Maria Pia Scalzone che disperata per aver scoperto il tradimento del marito Alfredo,Fabrizio Bentivoglio (un famoso ed agiato cardiochirurgo), mostra la sua disperazione. Di lì a poco arriverà anche il fedifrago e i due inizieranno a sfogarsi in reciproche recriminazioni che i padroni di casa tenteranno, inutilmente, di arginare. Vanni e Linda, oramai in ostaggio, finiranno col trovarsi anch’essi invischiati in chiarimenti e rivelazioni riguardanti la propria relazione.
Si tratta della versione cinematografica del suo omonimo spettacolo teatrale, di cui conserva gli attori protagonisti. Il film ricalca l’oliato schema che vede isolare in una location alcuni personaggi i quali, in tempo reale, danno luogo ad un gioco al massacro. Insomma, una carneficina dialettica che fa cadere le maschere sociali dietro cui si sono sempre nascosti e hanno fondato le loro relazioni sentimentali.
È una commedia dialogica d’impostazione teatrale in cui lo scontro verbale ha, per i protagonisti, da un lato un risvolto catartico e liberatorio, dall’altro un effetto distruttivo. Il fuoco incrociato di parole tra esponenti di differenti schieramenti socio-culturali e generazionali, infatti, non è certo una novità al cinema ma eppure il film di Rubini riesce a distaccarsi da scomodi confronti ritagliandosi una freschezza e una gradevolezza propria. “Dobbiamo parlare” mischia leggerezza, sfumature sociologiche e qualche amara riflessione sulla coppia. La nottata durante la quale ognuno dà il peggio di sé dà forma ad un viaggio nel vampirismo sentimentale, energetico e finanziario che molto spesso caratterizza il gioco di ruoli tra uomini e donne. A fare gli onori di casa, in un attico che è metafora di molti rapporti perché dietro l’immagine di rappresentanza nasconde grosse magagne strutturali, un simpatico pesce rosso che è la voce fuori campo all’ inizio e alla fine del film.
