venerdì, Aprile 26, 2024
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Game of Thrones: Emilia Clarke parla degli insulti anti-femministi

In una recente intervista per ELLE, Emilia Clarke ha ammesso che le scene di nudo sono state difficili da girare per alcuni motivi...

Il mondo del cinema e dello spettacolo è variopinto sotto tutti i punti di vista. Un attore/attrice sa che potrebbe girare qualsiasi tipo di scena, dopotutto è finzione.

In Game of Thrones abbiamo visto tante scene diverse, dalla famiglia alla guerra, passando per il sesso, incesti e vendette.
Questo lo sa bene Emilia Clarke che interpreta Daenerys Targaryen. L’attrice britannica non si è mai tirata indietro, però, ha ammesso di aver avuto parecchie difficoltà durante le scene di nudo. Oltre all’imbarazzo generale, le sono piovute addosso tantissime critiche di cui lei ha parlato in una recente intervista per ELLE.
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“Ho ricevuto molti insulti per aver fatto alcune scene di nudo e questo è così anti-femminista. L’odio che alcune donne provano per altre donne è il vero problema…è sconvolgente!” ha detto Emilia. Inoltre, ci spiega come la scena di sesso con Daario Naharis l’abbia aiutata a superare questa difficoltà: “E’ stata una scena brillante. Sono andata dai produttori e li ho ringraziati, era forse la scena che aspettavo da più tempo. La scena di sesso con Daario Naharis è stata quello che ci voleva!”
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Già lo scorso mese Emilia aveva provato a spiegare il suo punto di vista sulle scene di nudo all’Huffington Post. “Se avete visto Game of Thrones, mi avrete vista sicuramente nuda” ha dichiarato l’attrice. “Ci sono molte domande a cui la gente vorrebbe che io rispondessi, ma nessuna a cui io mi senta obbligata di dare una risposta. Il ruolo che interpreto mi dà la possibilità di esplorare la donna che sono, e cosa si prova a puntare i piedi contro l’ineguaglianza e l’odio. Il mio ruolo, insomma, è femminista. Mi ha costretta ad accettare ciò che faccio e, soprattutto, le conseguenze delle mie azioni”.

Valentina Sammarone
Valentina Sammarone
"Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. Il suo compito è additare ciò che è nascosto, dare testimonianza e, pertanto, essere molesto." (Horacio Verbitsky)
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