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La sonda Dawn scopre “l’acqua” sul pianeta Cerere

Scoperta da uno strumento italiano a bordo della sonda.

Cerere è in realtà un asteroide, ed è la più grande della fascia principale del sistema solare. Fu scoperto in data 01/01/1801 da Giuseppe Piazzi (Sacerdote e astronomo italiano) e per cinquanta anni è stato considerato l’ottavo pianeta.

Il 24/08/2006 un’assemblea dell’Unione Astronomica Internazionale, fra molte discussioni e polemiche, introduce ufficialmente il termine Pianeta Nano nella nomenclatura astronomica. Cerere è un asteroide del sistema solare interno considerato appunto un Pianeta Nano (come Plutone, Makemake , Haumea ed Eris). “Un pianeta nano è un corpo celeste di tipo planetario orbitante attorno a una stella e caratterizzato da una massa sufficiente a conferirgli una forma quasi sferica, ma che non è stato in grado di “ripulire” la propria fascia orbitale da altri oggetti di dimensioni confrontabili: per quest’ultima caratteristica non rientra nella denominazione di pianeta.” (Wikipedia)

Cerere nel Sistema Solare
Cerere nel Sistema Solare

Ma un pianeta nano non è necessariamente più piccolo di un pianeta e in teoria non vi è limite alle dimensioni dei pianeti nani, ma la necessità di creare questa classe di oggetti nasce per distinguerla appunto dai pianeti tradizionali. Cerere è un caso particolare fra i pianeti nani, le sue dimensioni e la sua massa sono sufficienti a dargli una forma quasi sferica.

Nel 1995: L’immagine ad ultravioletto riprese dal telescopio spaziale Hubble (in orbita terrestre bassa, lanciato negli anni 90 come progetto comune della NASA e dell’Agenzia Spaziale Europea) mostra una zona scura sulla superficie, ed essendo valutata come un cratere, fu denominata Cratere Piazzi (dal nome dello scopritore).

Ma immagini successive riprese con maggiore risoluzione dal telescopio Keck (uno dei due gemelli telescopi riflettori Keck che costituiscono l’osservatorio astronomico W. M. Keck Observatory situato a 4145 metri di altezza sulla sommità del vulcano Mauna Kea nelle isole Hawaii), non hanno mostrato nessun segno di quel cratere. Le immagini mostrano però due regioni scure, individuate durante la rotazione del pianeta, e valutate come crateri d’impatto.

Fra Dicembre del 2003 e Gennaio 2004: immagini più recenti riprese da Hubble mostrano una misteriosa macchia bianca la cui natura fu ritenuta sconosciuta.

Arrivando ad oggi: è stata individuata la presenza d’acqua nel cratere Oxo, un cratere di recente formazione con un diametro di circa nove chilometri e situato nell’emisfero Nord di Cerere, ed è stata annunciata negli Stati Uniti, nella Lunar and Planetary Science Conference di Woodlands, in Texas. “L’ha vista lo strumento italiano Vir (Visual and Infrared Spectrometer) a bordo della sonda Dawn della Nasa e fornito dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), sotto la guida scientifica dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf)” (ANSA).

Non si sa ancora se l’acqua si trovi allo stato liquido o ghiacciato, o imprigionata nelle rocce, ma i prossimi test dovranno confermarlo e definirne lo stato.

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