venerdì, Aprile 26, 2024
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Lockdown pre natalizio, la soluzione di due premi Nobel francesi

Finita l’estate, le prossime festività all’orizzonte sono quelle intorno all’albero di Natale. Ma per approfittarne al meglio, un lockdown pre natalizio, sarebbe una soluzione ideale. Una soluzione per limitare la diffusione dei contagi e godersi questo felice momento in una quasi totale serenità. Questa è l’idea di due economisti francesi. Vincitori tra l’altro di un premio nobel a testa, per il loro lavoro sulla riduzione della povertà.

LA PROPOSTA AL GOVERNO FRANCESE – Esther Duflo e Anhijit Banerjee hanno condiviso la loro soluzione con il quotidiano “Le Monde”. Quest’ultima rappresenta una vera e propria proposta al governo francese, per far fronte alla difficile situazione attuale. Ecco, nello specifico, in cosa consiste.

Un secondo rigoroso lockdown, dall’1 al 20 dicembre. Così da poter idealmente rallentare la propagazione del COVID-19. «Le riunioni di famiglia, con i loro lunghi momenti di convivialità a tavola, sono purtroppo propizi ai contagi– dichiarano Duflo e Banerjee – Negli Stati Uniti, i lunghi weekend del Memorial Day di fine maggio e della Festa dell’indipendenza del 4 luglio sono stati seguiti da un picco di contaminazioni».

SOLUZIONE ECONOMICA – Un lockdown pre natalizio, sempre secondo i due premi nobel, sarebbe anche una soluzione ideale per l’economia. Meglio infatti un lockdown calcolato e di breve durata prima del Natale, piuttosto che durante quest’ultimo. «Il costo per l’economia sarebbe importante, ma meno di quello che comporterebbe annullare il Natale o riconfinare tutti in circostanze ben peggiori 15 giorni più tardi. Le persone potrebbero essere incoraggiate a fare i loro acquisti natalizi a novembre».

La loro idea tuttavia non è condivisa dal Ministro francese della sanità.

«Noi non vogliamo riconfinare il Paese […] Anticipare un confinamento di tre settimane mi sembra qualcosa che assomiglia a una predizione. Io non mi proietto tra due mesi, ma valuto la situazione giorno per giorno».

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