venerdì, Aprile 26, 2024
HomeAttualitàNapoli, 90 arresti nel clan D'Amico. Accuse per associazione a delinquere

Napoli, 90 arresti nel clan D’Amico. Accuse per associazione a delinquere

Si conclude oggi una delle più grandi operazioni anticamorra avvenute nel capoluogo campano. Oltre 300 carabinieri hanno preso parte all’arresto di 90 esponenti del clan D’Amico. La grande famiglia, oramai prevalentemente femminile, che comandava nella parte est della città. Le accuse: associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, estorsione, narcotraffico, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco.

Sembra Gomorra, ma non lo è. Questa è realtà napoletana. O almeno di una parte di Napoli. «Ora la camorra la facciamo noi. Tanto Chernobyl (un ex capo) non ci sta più. Ora è peggio.. ci stanno le donne». A parlare è Nunzia D’Amico, la figura centrale del clan camorristico dei D’Amico che morì assassinata il 15 ottobre.  Dopo la sua scomparsa, il clan aveva continuato a controllare la parte est della città. Gestiva le piazze di spaccio, il racket delle estorsioni e la vendita delle case popolari. A comandare erano sempre le donne.

Durante il corso delle indagini grazie ad alcuni informatori i carabinieri aveva saputo del vasto potere che la classe femminile aveva acquisito in questo clan. In primis di Nunzia D’Amico. Del suo protagonismo avevano riferito molti collaboratori di giustizia, come Maria Grandulli, ricordando che «Annunziata era il vero capo famiglia dei D’Amico».  Notizie confermate anche dalle intercettazioni telefoniche. Mentre le sue vicine ammiravano gli abiti delle amiche o dei magazine, Nunzia guarda la pistola che il suo interlocutore le mostra e non può far altro che sospirare «Com’è bella».

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE...

ULTIMISSIME