martedì, Marzo 19, 2024
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Tracciamento non funziona, lockdown possibile come soluzione estrema

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Tra contagi in continuo aumento, misure restrittive e coprifuoco in alcune regioni, le ultime notizie non sono particolarmente confortanti. Il tracciamento infatti non sembra funzionare a dovere. Una situazione che potrebbe portare a soluzioni spiacevoli per la popolazione. Questo almeno secondo quanto dichiarato dal presidente delle Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli.

PIÙ PERSONALE – Quest’ultimo non ha esitato a dire le cose come stanno all’Ansa, senza peli sulla lingua. La situazione attuale è grave. Gli infetti non sembrano diminuire e il personale medico è sempre più insufficiente per far fronte ad una tale propagazione del COVID-19. Inoltre, come se non bastasse e come già anticipato, il contact tracing non porta i suoi frutti. O almeno non sufficientemente.

Ecco cosa dichiara Anelli. «Abbiamo la percezione che il sistema di tracciamento dei contatti non stia più funzionando perché il numero dei contagiati da COVID sta aumentando in modo spropositato. Se questo sistema di tracciamento salta, è chiaro che non c’è più contenimento della pandemia. Bisogna quindi subito rafforzare il personale delle ASL dedicato al contact tracing».

LA SOLUZIONE ALTERNATIVA – Sempre secondo il medico, se non ci dovessero essere miglioramenti, non si potrà che optare per l’unica soluzione alternativa possibile, seppur drastica. Parliamo di un nuovo lockdown generalizzato.

«Se il trend dei casi non muterà ed i numeri, soprattutto quelli dei ricoveri in rianimazione, continueranno a salire temo che si arriverà inevitabilmente al lockdown come misura estrema».

La paura di molti cittadini potrebbe quindi confermarsi, ma, precisiamo, solo in caso di assenza di ulteriori alternative.