Obama e la sua amministrazione hanno condiviso le parole di Papa Francesco in merito alla questione dell’Armenia: è un fatto storico che 1,5 milioni di armeni furono massacrati durante la fine dell’impero ottomano. “Un giusto e franco riconoscimento dei fatti è nell’interesse di tutti“, commenta il presidente Usa.
La portavoce del Dipartimento di Stato Usa Marie Harf aggiunge: “uno dei principi che ha guidato il lavoro dell’amministrazione Usa in questo campo e nella prevenzione delle atrocità è che le nazioni sono più forti e progrediscono riconoscendo e tenendo conto degli elementi dolorosi del loro passato“. Riconoscere e ammettere il genocidio è nell’interesse della Turchia, dell’Armenia e dell’America, conclude la Harf.
Nel frattempo, hacker turchi attaccano il sito del Vaticano. Lo conferma il sito web The Hill: un pirata informatico turco ha rivendicato l’azione e chiede al Papa di ritirare le sue parole; continuerà con la sua azione fino al quando il Vaticano non pubblicherà scuse ufficiali.
La Turchia si sente messa sotto attacco, per un evidente crimine contro l’umanità.