venerdì, Aprile 26, 2024
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ESCLUSIVA- Emanuele Mauti:” Sono un ragazzo estremamente semplice, che ama divertirsi e che pensa che siano le persone e non i luoghi a fare la differenza”

In esclusiva per Dailynews24 il pallanuotista e ingegnere informatico Emanuele Mauti.

Ci racconti chi è Emanuele Mauti?
Sono un ragazzo di trent’anni, quasi trentuno il prossimo 23 marzo, estremamente determinato, infatti nella mia vita non ho mai lasciato le cose a metà e mi sono tolto molte soddisfazioni oltre ad aver dato molte soddisfazione ai miei genitori in ogni ambito, in quanto ho una laurea in ingegneria informatica, ho un diploma in tromba e trombone insomma non mi sono fatto mancare nulla nella vita.
Ho fatto il conservatorio perchè era il sogno di mio nonno,quello della musica, un qualcosa che mi ha sempre appassionato ed ho portato a compimento questo progetto.
Lavoro giornalmente come ingegnere informatico, come consulente esterno presso una grande istituto bancario a livello europeo, anche se da qualche giorno ho dato le dimissioni e prossimamente subentrerò in una grandissima azienda multinazionale, per ciò che concerne la farmaceutica.
Al tempo stesso però la passione più importante è lo sport, in particolare per la pallanuoto che ho riiniziato a sedici anni dopo 5-6 anni di stop e che mi ha portato a ventun anni in serie al  Latina pallanuoto.
Questo se non erro è il tredicesimo anno che gioco nel Latina, da quando ho iniziato ho giocato solamente nel Latina, tranne un anno che sono emigrato e sono andato a giocare a Palermo, città che amo tantissimo e nella quale mi sono trovato molto bene.
Le mie giornate trascorrono dividendomi tra lavoro, allenamenti e tempo da dedicare all’amore, anche se adesso non c’è più, agli amici.
Sono un ragazzo estremamente semplice,  che ama divertirsi con poco e che pensa che siano le persone e non i luoghi a fare la differenza.
Un ragazzo disponibile per gli altri, che inizialmente può sembrare antipatico ma che poi alla lunga si dimostra disponibile ai rapporti interpersonali e sempre solare e gioioso.

Sei un ingegnere informatico, oltre che un pallanuotista, quale aspetto dell’informatica ti ha spinto a intraprendere questa carriera?
Ti darò una risposta che in realtà potrebbe deluderti, sin dalle superiori ho avuto una forte propensione per le materie scientifiche, non ho mai avuto difficoltà ad affrontarle a differenza della maggior parte degli studenti.
Quindi ho pensato che avrei dovuto specializzarmi in quell’ambito, ho valutato a lungo raggio quali fossero le opportunità lavorative che mi si potevano presentare una volta terminata l’università e dato che l’informatica e le tecnologie in generale mi piacevano tantissimo, oltre a potermi dare dei grandi sbocchi lavorativi, ho scelto l’informatica.
Cio che mi piace nel mondo dell’informatica è un qualcosa che rispecchia anche il mio modo di essere, l’essere molto pragmatica e quindi l’essere molto metodica.
Io sono una persona molto maniacale.

Qual è l’aspetto che ti piace della pallanuoto e in che ruolo giochi?
Diciamo che sono un pallanuotista molto polivalente, nasco come centro boa, dopodichè mi sono spostato in difesa, il mio ruolo è principalmente quello del difensore.
Negli ultimi anni però mi sto specializzando nel gioco sulle fasce, in attacco, perchè sono un atleta che nuota tanto e questa mia caratteristica viene sfruttata nei contropiedi.
L’aspetto che mi piace di più è che il mio sport non forma solamente il fisico ma soprattutto il carattere e la persona.
Grazie al mio sport  sono riuscito ad esser sempre un vincente anche nel mondo del lavoro, perchè è proprio vero che lo sport ti forma come persona prima che come atleta.
In particolare nel mio caso essendo uno sport duro, molto maschio, ti porta ad avere innanzitutto massimo rispetto per l’avversario e al tempo stesso di affrontare le difficoltà con la massima serenità e a denti strettissimi.

Sei cresciuto nelle giovanili del Latina, poi l’hai lasciata per un anno per poi ritornarci. Che cosa ti lega a questo club? Ti piacerebbe diventare una bandiera per il Latina?
Scusatemi la presunzione, ma io credo già di essere diventato una piccola bandiera per il Latina, comunque questo è il tredicesimo anno che gioco nel Latina.
L’esperienza che ho fatto a Palermo è stata davvero fantastica, è stata strabiliante.
Ho conosciuto e stretto amicizie veramente pazzesche, non pensavo in un solo anno di poter fare amicizia con così tante persone,ho dei fratelli a Palermo ma la mia casa è il Latina.
Ho coronato il sogno di salire in seria A lo scorso anno, insieme a tutti i ragazzi di Latina.
Giocare nella città dove si è cresciuti, nell’acqua di dove si è cresciuti è qualcosa che non tutti possono fare nei loro sport.
Quando vinco so di aver dato una soddisfazione ai miei concittadini e questo mi rende orgoglioso.

Ci racconti una tua giornata tipo
La mia giornata tipo inizia alle 08:00 che mi sveglio, preparo le borse che mi servono per la giornata, quindi quella per l’allenamento e quella per il lavoro, nella quale infilo innumerevoli cibi.
Dopodichè do da mangiare ai gatti, una veloce lavata ai denti e vado a lavoro.
Ancora per una ventina di giorni dovrò fare 90km all’andata e altrettanti al ritorno per andare e tornare da lavoro.
Arrivo lì verso le 9:30/10, lavoro fino all’una circa e poi 1 ora di pausa pranzo.
Durante la pausa pranzo, per tre volte a settimana, mi alleno che sia in palestra o in piscina.
Mangio il pranzo davanti al pc, mentre ho già ripreso a lavorare.
Termino di lavorare verso le 18:30, stanco, mi metto in macchina e vado a Latina per gli allenamenti, che si svolgono dalle 19:30 alle 21:30.
Torno a casa, cucino do da mangiare nuovamente ai gatti e mi metto sul divano con i gatti.
Mi rilasso, perchè sarebbe impossibile per me andare a dormire con lo stomaco così pieno.
Infatti penso di essere uno dei pochi uomini sulla terra, o comunque delle poche persone che mangia pasta sia a pranzo che a cena, pasti completi sempre.
Mi metto a dormire e ricomincia la mia giornata, giornate sicuramente monotone ma piene di cose e io auguro a tutti di vivere giornate intense come la mia.

Quali sono le tue passioni?
La passione che adesso ho messo da parte è la musica, per me era davvero divertente, era un sfogo suonare e suonavo anche nella banda della mia città.
In estate ad esempio mi piace praticare il kitesurf, quindi non abbandono mai l’acqua, mi dà un senso di libertà andare con una tavola su una superficie come quella del mare che è davvero indescrivibile, mi sento libero quasi come un uccello che può volare in altre dimensioni.
Inoltre amo trascorrere il tempo libero insieme ai miei amici, ai miei compagni di squadra.
Amo l’acqua, amo i luoghi come le spa, saune e bagni turchi, sono luoghi in cui vado spesso e che mi fanno impazzire.
La mia più grande passione resta la pallanuoto, non è un lavoro, non è uno sport è una passione.

Hai degli animali in casa? Che cosa rappresentano per te?
Si ho due animali, due gatti Sushi e Polpetta, due nomi estremamente curiosi e precisamente due gatte di 1 anno e 6 mesi reciprocamente.
Inizialmente  li vedevo un pò come un peso sono sincero o come una presenza che mi sporcava casa, mi veniva addosso e mi lasciava i suoi peli ovunque e andava ovunque.
Però ora sono parte della famiglia, io e loro due facciamo famiglia assestante e le amo da impazzire.
Loro sono estremamente diverse, ad esempio Polpetta è bellissima, dolcissima e calmissima, è veramente un tappeto.
Sushi, invece, è la peste di casa, spacca tutto, fagocita qualsiasi cosa, ti sta sempre addosso e ti far venir voglia di vivere.
Polpetta lo fa, ma è meno irrequieta di Sushi che tra l’altro ti rovina tutti i pantaloni graffiandoli con le sue unghie.
Per me rappresentano veramente il sorriso di quando torno a casa, il voler tornare a casa perchè so che c’è qualcuno che mi aspetta, non perchè è opportunista e vogliono mangiare ma perchè sono felici di vedermi, saltandomi addosso quasi come fanno i cani.

Che rapporto ha con i social network?
Ho un rapporto particolare, ovvero sono una persone che prima che entrasse a “Uomini e Donne” aveva 200/300 followers su instagram e non lo utilizzavo minimamente.
Non conoscevo il mondo che ruota attorno a Instagram e usavo principalmente Facebook in maniera assidua.
Oggi che ho chiaramente 300k di followers su Instagram, il mio punto di vista nei confronti dei social è estremamente cambiato.
Infatti non dire che è diventato un lavoro ma un valore aggiuntivo, mi piace relazionarmi con le persone che mi seguono, mi piace anche solo dedicargli trenta secondi per rispondere ai loro messaggi e dicono di rimanere stupiti che io li abbia risposti, perchè in generale pochi lo fanno.
Ahimè è diventata quasi una droga, nel senso che spesso sto attaccato al telefono, però al tempo stesso non ho accantonato e messo da parte i rapporti interpersonali.
Mi piace conoscere tante persone, infatti sono una persona che ama stare in mezzo alla gente, dal vivo.
Forse da questo punto di vista i social hanno ucciso i rapporti interpersonali.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?
In parte l’ho già coronato, come ho detto in precedenze, ovvero raggiungere la serie a con il Latina e con tutti i ragazzi con cui gioco da una vita.
Sportivamente parlando il mio sogno nel cassetto è quello di raggiungere la serie a1, quindi una nuova promozione chissà se quest’anno o nei prossimi anni.
Lavorativamente parlando invece vorrei realizzarmi, voglio trovare un lavoro che mi piaccia, perchè non sono soddisfatto al 100% di quello attuale.
Al tempo stesso voglio un lavoro che mi gratifichi e che non mi rubbi troppo tempo e mi permetta di dedicarmi alle cose che mi piacciono fare.
Nella vita di tutti i giorni spero di trovare quella persona che mi sopporti, che sia in grado di stare con me e voglia dedicare la sua vita, di passarla insieme a me come io voglio fare con lei.
Voglio costruire una famiglia, avere dei figli, 3 figli perchè il 3 è un numero che mi piace molto e penso che una famiglia con 3 figli sia qualcosa di utopico di ideale.
Il mio desiderio era di diventare padre già da giovane, ma sono un pò in ritardo.
Arrivato alla soglia dei 31 anni mi reputo già vecchio, però non penso al tempo stesso che sia un limite, che io debba trovare assolutamente una donna perchè sto invecchiando.
Penso che devo trovare la condizione ideale per far si che tutto ciò si verifichi e sono davvero ansioso di conoscere quella persona che mi faccia perdere completamente la testa e che mi permetta di costruire qualcosa di importante assieme a lei.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Come ho detto sto cambiando lavoro, cambio contesto spostandomi in quello farmaceutico ma restando comunque nell’ambito informatico.
Inoltre mi piacerebbe collaborare con brand importanti, ho sempre pensato che il mio fisico può essere adoperato anche al di fuori dell’ambito sportivo.
Vorrei fare, quest’estate, una bella vacanza di due settimane da solo, dedicandomi al kitesurf, in completo relax così da eliminare tutte le tossine che ho accumulato in 30 anni di vita, perchè fare sport è bello e una passione, però lo stress a cui siamo sottoposti noi sportivi ad un certo livello, anche se non sono un olimpionico ma gioco comunque in serie a.
Per cui una bella vacanza in un posto dove sia possibile fare kitesurf, vorrei stabilizzare la mia vita, non che ora non lo sia già però vorrei che fosse maggiormente salda.

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