venerdì, Aprile 26, 2024
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L’Appello di Fitto

La Corte d’Appello di Bari ha assolto l’ex ministro Raffaele Fitto da corruzione “perché il fatto non sussiste” nel Processo La fiorita. L’accusa metteva in discussione una presunta tangente di 500.000 euro pagata all’imprenditore Giampaolo Angelucci, che fu arrestato poco prima. Per Fitto “si eliminano” anche 2 episodi di abuso d’ufficio. Nel 2013 era stato riconosciuto colpevole di reati di: corruzione, illecito finanziamento ai partiti, e ad un episodio di abuso di ufficio (appunto), ed era stato assolto da questi ed altri reati ancora; ma Angelucci condannato per corruzione e illecito finanziamento. Al centro delle indagini vi era un appalto per la gestione di 11 residenze sanitarie e la presunta tangente di Angelucci: Il denaro era poi stato sequestrato dopo la condanna di 1° grado, ma ora dovrà essere restituito al Movimento. Revocata la confisca di sei milioni di euro nei confronti della società di Angelucci restava.

Certo, non c’è che dire: tutto finisce “a tarallucci e vino” per i nostri politici. Con questo lungi da chi parla voler contestare la sentenza, ma come si sa, in Italia esistono 3 gradi di giudizio. E se ci fosse chi ne volesse approfittare? Davvero è giusto che ne approfitti, poi? Perché di solito, vengono riconfermate le sentenze precedenti in molti casi. Ma non andiamo giù così pesanti con i nostri governati: se davvero Fitto è innocente, risulta adeguata la decisione dell’Appello; noi speriamo solo che sia vero, altrimenti, almeno nella regione Puglia, avremmo altri “disturbatori del sistema” liberi. (chiamiamoli pure così…)

Angelucci, ci chiediamo: davvero ha mentito? Sembrerebbe di sì, e forse lo ha fatto sul serio, ma a che scopo tanti uomini di affari si mischiano alla politica, è cosa ben nota: per aver favori. È questo che si suppone e l’imprenditore non sarà stato né il primo, né sarà l’ultimo. Ci chiediamo: chi gli presti il fianco, e se questi “dorma sonni tranquilli”, ma a quanto pare la risposta non può essere che affermativa. Perché sta nella mancanza di coscienza l’atteggiamento disonesto di molti che ne approfittano, lo ripetiamo, del sistema, più o meno da definire: politico (parola che nel passato aveva accezione positiva).

che fu arrestato poco prima. Per Fitto “si eliminano” anche 2 episodi di abuso d’ufficio. Nel 2013 era stato riconosciuto colpevole di reati di: corruzione, illecito finanziamento ai partiti, e ad un episodio di abuso di ufficio (appunto), ed era stato assolto da questi ed altri reati ancora; ma Angelucci condannato per corruzione e illecito finanziamento. Al centro delle indagini vi era un appalto per la gestione di 11 residenze sanitarie e la presunta tangente di Angelucci: Il denaro era poi stato sequestrato dopo la condanna di 1° grado, ma ora dovrà essere restituito al Movimento. Revocata la confisca di sei milioni di euro nei confronti della società di Angelucci restava.

Certo, non c’è che dire: tutto finisce “a tarallucci e vino” per i nostri politici. Con questo lungi da chi parla voler contestare la sentenza, ma come si sa, in Italia esistono 3 gradi di giudizio. E se ci fosse chi ne volesse approfittare? Davvero è giusto che ne approfitti, poi? Perché di solito, vengono riconfermate le sentenze precedenti in molti casi. Ma non andiamo giù così pesanti con i nostri governati: se davvero Fitto è innocente, risulta adeguata la decisione dell’Appello; noi speriamo solo che sia vero, altrimenti, almeno nella regione Puglia, avremmo altri “disturbatori del sistema” liberi. (chiamiamoli pure così…)

Angelucci, ci chiediamo: davvero ha mentito? Sembrerebbe di sì, e forse lo ha fatto sul serio, ma a che scopo tanti uomini di affari si mischiano alla politica, è cosa ben nota: per aver favori. È questo che si suppone e l’imprenditore non sarà stato né il primo, né sarà l’ultimo. Ci chiediamo: chi gli presti il fianco, e se questi “dorma sonni tranquilli”, ma a quanto pare la risposta non può essere che affermativa. Perché sta nella mancanza di coscienza l’atteggiamento disonesto di molti che ne approfittano, lo ripetiamo, del sistema, più o meno da definire: politico (parola che nel passato aveva accezione positiva).

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