Quest’oggi, 31 gennaio, alle ore 16.30, sarà presentato presso la Biblioteca Nazionale di Napoli un quadernetto inedito di Giacomo Leopardi portato alla luce e pubblicato da due studiosi, Marcello Andria e Paola Zito. Questo corposo quaderno è formato da trentotto fogli in cui l’autore, all’inizio del 1817, ha annotato oltre cinquecentocinquanta segnalazioni bibliografiche.
Il saggio rende nota una lista autografa (conservata fra i manoscritti leopardiani della Biblioteca Nazionale di Napoli) finora rimasta inedita: le segnalazioni bibliografiche, in ordine alfabetico, sono relative a titoli di autori antichi, tardo-antichi e Padri della Chiesa. Il poeta di Recanati passa in rassegna i cataloghi degli editori e riviste letterarie e registra su questo quadernetto i titoli selezionati con l’intenzione di acquistarli o quantomeno consultarli, esprimendo anche commenti in latino sulla qualità delle edizioni e dei curatori. In totale vi compaiono trecentoquarantasette autori greco-latini, fra cui spiccano Omero, Cicerone, Virgilio, Orazio, Aristotele, Catullo ecc… ma anche un certo numero di autori tardo-antichi noti e meno noti.
Marcello Andria, direttore del Sistema Bibliotecario dell’Università di Salerno, e Paola Zito, docente di biblioteconomia e bibliografia all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, hanno dedicato molto del loro lavoro ai manoscritti leopardiani della Biblioteca Nazionale di Napoli. A partire dagli anni ’80 si sono concentrati su inediti del poeta dell’800 relativi, tra gli altri, a elenchi di libri e di lettura.