“Shameless” è una serie tv dal successo recente; a differenza di quanto starete pensando, non è trasmessa dalla piattaforma Netflix ed è diffusa non solo negli USA, ma anche in altri Paesi, tra cui l’Italia.
La serie è stata registrata a partire dal 2010 e nasce dall’idea di un’omonima serie inglese del 2004; i fan hanno recentemente assistito alla settima stagione e sono in attesa della successiva. Infatti, la produzione ha confermato che per la serie sarebbe stata realizzata anche un’ottava stagione; ciò nonostante non è stata ancora rilasciata nessuna data orientativa in merito alle riprese e il rilascio della stessa.
Il solo fatto che sia stato confermato il proseguo, tuttavia, fa tirare un sospiro di sollievo a molti fan. “Shameless“, infatti, ha riscontrato subito tantissima attenzione. Ma in cosa consiste la trama?
“Shameless” racconta della vita difficile della -al quanto disagiata- famiglia Gallagher. Frank (William H.Macy) che dovrebbe fungere da capo famiglia, infatti, è per la maggior parte delle volte ubriaco o drogato; la responsabilità della casa e dei fratelli, dunque, passa nelle mani della figlia maggiore di Frank, Fiona (Emmy Rossum). Nonostante i suoi sforzi evidenti, la situazione che Fiona deve gestire non è delle migliori; non ci sono istruzioni per sostituire un padre egoista e gestire la vita letteralmente “incasinata” dei propri fratelli. A rendere le cose ancor più difficili, inoltre, sono proprio loro: Philipp (Jeremy Allen White), Ian (Cameron Monaghan), Debbie (Emma Kenney), Carl (Ethan Cutkosky) e Liam (Brennan Kane Johnson e Blake Alexander Johnson) che non rispecchiano per niente la vita familiare ordinaria.
La serie si svolge a Chicago e può contare di una fitta rete di intrecci e risvolti. Nonostante offra molti spunti di interesse, però, “Shameless” è stata ampiamente criticata. Molti sono diventati insofferenti al clima “estremo” nel quale la famiglia viene rappresentata. A queste dure considerazioni, si sono esposti alcuni degli stessi membri del cast; Emmy Rossum ha dichiarato:“La serie è come uno specchio della società contemporanea; sarebbe davvero da ipocriti non riconoscerle la veridicità, soprattutto in un Paese in cui queste realtà sono molto più che semplici trasposizioni cinematografiche”.
Certo, la Rossum non ha tutti i torti. “Shameless” ha avuto successo proprio per questo: non illude lo spettatore, non mette in scena una menzogna, ma anzi una “finzione” più che “probabile”. Non a caso la trama si può tradurre nell’espressione “senza vergogna”. Quindi il successo che ha registrato è più che comprensibile, così come è comprensibile la grande attesa per l’ottava stagione!!
