venerdì, Aprile 26, 2024
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Ucraina: 9371 morti dall’inizio delle ostilità

Dall’ inizio delle ostilità nell’Aprile di due anni fa sono ben 9371 le vittime del conflitto Ucraino, i primi scontri ebbero il via in seguito al rovesciamento dell’allora presidente Vicktor Ianukovich. Tale rovesciamento ha portato il paese dell’est in orbita NATO, ribaltando di fatto aree d’influenza stabili da decenni. Le fazioni separatiste e filo-Russe insorsero e le proteste sfociarono fin da subito in veri e propri movimenti armati, ben equipaggiati e preparati in azioni di guerriglia. All’ insorgere del conflitto le influenze internazionali si rivelarono fondamentali, la Russia di Putin, se bene si sia guardata  dal dichiarare lo stato di guerra, non ha rinunciato ad offrire il suo supporto militare ed umano ad i ribelli separatisti, gli Stati Uniti dal canto loro non hanno negato il loro apprezzamento verso il nuovo governo, offrendo a quest’ultimo il loro supporto nelle prime fasi. Dagli accordi di Minsk i combattimenti si sono raffreddati , ma mai del tutto cessati, anche le influenze Mondiali si sono distaccate dal contendere. Intanto nelle due principali città controllate dai ribelli Donetsk e Luhansk l’ Associated press ci descrive una situazione al quanto particolare, dovunque nelle città ribelli campeggiano slogan, ed immagini richiamanti l’ex unione Sovietica, poster figuranti Stalin e la bandiera Russa ricoprono molte pareti nelle vie principali. Il governo ufficiale ha inposto una sorta di embargo alle zone uscite dal suo controllo, tutti gli accordi commerciali vigenti in tali zone sono stati sospesi, e le prestazini sociali erogate dal governo sono state sospese, ed in parte coperte dal governo Russo, anche se con molte carenze. Tuttavia la situazione vive una fase di stallo, che coincide con il facilmente auspicabile crollo economico. Secondo i leader separatisti l’unica soluzione ammissibile è l’annessione alla Russia, non che la Crimea se la passi meglio, ma un riconoscimento formale del governo Russo sarebbe un decisivo passo in avanti. Ne Putin , ne Obama arrivato a fine mandato , ne il governo Ucraino sembrano interessati in maniera decisiva alla questione.

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