Si tratta della chiesa sita in Via Carafa, stradina adiacente al noto Corso Garibaldi di Napoli, struttura meglio conosciuta come ex Teatro Duemila. Si tratta di un plesso dalle dimensioni considerevoli quello dove ieri sono stati presenti il sindaco ed altri esponenti della politica italiana, tra cui l’ex sindaco Antonio Bassolino.
Un evento dicevamo che doveva essere dal principio prettamente religioso, il quale poi ha saputo mixare fede e cultura, per sfociare così in un discorso molto ampio per discutere sulle origini dell’evangelo ed il suo evolversi nei secoli, in particolare nell’Italia dei primi decenni del XX secolo, quando i cristiani evangelici erano ancora visti sotto una cattiva luce.
È un disagio che i fedeli protestanti, purtroppo per l’ignoranza diffusa e per il malgoverno di chi era al potere, sono stati costratti a portarsi dietro dalle origini del cristianesimo quasi fino ai giorni nostri: un fardello durato circa duemila anni quello che ieri si è voluto eliminare definitivamente, sancito ancor di più dalla presenza del sindaco e dalla stretta di mano tra De Magistriis stesso ed il pastore, nonché proprietario del plesso, Melluso, insieme con Emmanuele Iorio, il responsabile delle chiese cristiane evangeliche del gruppo A.D.I. in Italia.
Una giornata ricca di spunti insomma, con l’evento iniziato alle ore 18.30 e conclusosi poi alle ore 20.15, come solito delle celebrazioni evangeliche. Bisogna porre necessariamente l’accento su un elemento importante: il sindaco De Magistriis è rimasto all’interno della chiesa durante tutto il corso del culto, insieme agli altri esponenti della politica, non lasciando la chiesa dopo il breve discorso sulle garanzie di libertà di confessione religiosa date dagli art. 2 e 3 della Costituzione Italiana. [discorso sulla C.I. visibile nel video in allegato]
