lunedì, Aprile 29, 2024
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Fondi Coronavirus: per il Sud Italia 30 miliardi di euro da spendere entro il 2023

La causa scatenante del denaro messo a disposizione pone le sue radici nell'emergenza economica derivante dalla pandemia

Entro la fine del 2020 ed il 2023 il Sud Italia dovrà spendere almeno 30 miliardi di euro tra risorse europee e nazionali. La causa scatenante dei fondi messi a disposizione pone le sue radici nell’emergenza economica in seguito alla pandemia, che più di tutto ha dato il via ad una serie di spese necessarie per il rinnovamento ed il sostentamento di strutture sanitarie.

Come emerso anche dalle analisi della Svimez, questa potrebbe essere l’occasione adatta per il Mezzogiorno per ridurre il divario con il Nord. Innanzitutto a rappresentare una risorsa indiscutibile ci sono i fondi europei, che da sempre sono un punto di riferimento per il rilancio del Sud.

Infatti, dai dati raccolti dall’Agenzia per la Coesione è emerso che i Programmi operativi regionali in Italia meridionale possono ancora contare su circa 20 miliardi di euro da spendere entro marzo 2023, in base alle tempistiche previste dai regolamenti europei.

Ulteriori risorse su cui anche il Sud potrà contare su scala europea sono poi quelle previste dalla React-Ue: il piano consiste in circa 55 miliardi di euro in fondi aggiuntivi, di cui l’Italia potrebbe beneficiare per circa 15 miliardi. In particolare i soldi spetteranno a quelle aree maggiormente colpite dal contagio e a quelle in più ritardo di sviluppo.

Infine, ci sono anche le risorse nazionali, ossia i fondi dello sviluppo e coesione: si tratta di una decina di miliardi. A tal proposito il Governo ha affermato esplicitamente che saranno proprio questi i fondi che costituiranno il vero motore della ripartenza del Sud.

Sara Leombruno
Sara Leombruno
Sara Leombruno, 1997, nata a Giugliano in Campania (NA). Laureata in Lingue, lettere e culture dell'Europa e studentessa presso la Facoltà di Editoria e giornalismo all'Università di Verona.
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