Dopo giorni di polemiche sono arrivate alcune denunce nei confronti di cinque persone che hanno promosso gesti fascisti durante le commemorazioni della strage di Acca Larentia
Non si placano le polemiche dietro il saluto romano di massa durante l’evento commemorativo di quest’anno delle vittime di Acca Larentia. Secondo quanto riportato da diverse fonti, la digos avrebbe iniziato già le indagini e sarebbero ben cinque le denunce ai danni di alcuni dei rappresentanti.
Notizie confortanti, dunque, visto che l’opinione pubblica si era schierata prontamente contro quello che è successo e che sottolinea come varie istituzioni governative non abbiano detto nulla. L’apologia al fascismo, difatti, resta reato in Italia ed è punibile anche con la reclusione.
Ansa racconta della questione
Dai colleghi di ANSA si legge: “Sono al momento cinque le persone denunciate in relazione alla commemorazione di Acca Larentia durante la quale è stato fatto il saluto romano.
All’attenzione dei pm di Roma è arrivata oggi una prima informativa della Digos che sta proseguendo nella identificazione delle persone che hanno effettuato il saluto fascista. Alla manifestazione erano presenti militanti di estrema destra e alcuni appartenenti a frange del tifo ultras.
Continua la polemica sulla manifestazione per l’eccidio di Acca Larentia,su cui è stata trasmessa ai pm l’informativa con i primi identificati. Quanto accaduto “suscita indignazione”, ma “vietare è controproducente”, dice Piantedosi. Sulla vicenda La Russa difende Fdi, che “non c’entra”, e chiede “chiarezza” sul saluto romano, perché “per alcune sentenze della Cassazione non è reato, per altre sì”. Dall’Ue risponde Weber: “In Europa non c’è posto per il saluto fascista”. La vicenda irrompe nella campagna per le Europee”.